14 Gennaio 2019 - 16.56

Le religioni si incontrano al Teatro Astra

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Venerdì 18 gennaio lo spettacolo della compagnia ravennate che ha fatto la storia della ricerca teatrale contemporanea. In scena, la vincitrice del Premio come Migliore Attrice dà voce a tre donne palestinesi intorno alla figura di Maria, ponte tra islam e cristianesimo.

Giovedì 17 al Cinema Odeon la proiezione del film del Teatro delle Albe “Vita agli Arresti di Aung San Suu Kyi” e incontro con la compagnia.

Ha appena ricevuto il suo 4° Premio Ubu come Miglior Attrice – il 7° se si contano anche quelli andati al Teatro delle Albe, la compagnia da lei co-fondata con Marco Martinelli nel 1983 che, insieme a Fanny & Alexander e Socìetas Raffaello Sanzio ha fatto nella cosiddetta Romagna Felix la storia della ricerca teatrale contemporanea. Si tratta di Ermanna Montanari, che venerdì 18 gennaio (ore 21) salirà sul palco del Teatro Astra con “MARYAM”, spettacolo dedicato all’incontro tra le culture e le religioni e incentrato sulla figura di Maria, ponte tra islam e cristianesimo.

L’appuntamento fa parte di “Terrestri 2018/19”, la stagione del contemporaneo curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per il Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali e Regione Veneto.

“MARYAM” è appunto il nome nel Corano di Maria, madre di Gesù e figura centrale non solo nella cultura cristiana ma anche in quella islamica. Sul palco, la voce caleidoscopica di Ermanna Montanari darà corpo a tre donne palestinesi che condividono con Maria il dolore per la morte dei figli e dei fratelli dovute all’ingiustizia e agli orrori del mondo, che si rivolgono a lei per chiedere consolazione o per gridare la propria rabbia, per reclamare vendetta o semplicemente per invocare una risposta al perché della guerra e della violenza. La invocano, proprio come accade in tanti santuari musulmani del Medio Oriente e del Maghreb; ed è infine Maryam stessa ad apparire e a condividere, madre tra le madri, il dolore di quelle donne. “In tempi di terrorismi e di ferocia – spiegano Montanari e Martinelli -Maryam è la donna dell’incontro, un ponte tra cristianesimo, islam e cultura contemporanea”.

Lo spettacolo è ideato e diretto a quattro mani da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che con “MARYAM” sono tornati a collaborare con lo scrit­tore Finalista Premio Campiello 2016 Luca Doninelli, autore del testo, e proseguono nella sperimentazione sul connubio tra la voce unica della Montanari e la musica potente di Luigi Ceccarelli. Un lavoro nato anche grazie a tante collaborazioni importanti: con Tahar Lamri per la consulenza sulla lingua araba e le traduzioni, con Khadija Assoulaimani per i video realizzati da Alessandro Renda, con Marzouk Mejri per la voce e le percussioni in audio, con Luisa Orelli per la consulenza sulla spiritualità coranica, con Yiad Hafez per quella sulla musica araba. Il risultato è una “partitura in quattro movimenti”: “Preghiera di Zeinab”, “Preghiera di Intisar”, “Preghiera di Douha” e infine “Maryam”.

“L’idea di Maryam viene da lontano – spiega Luca Doninelli –, precisamente dalla Basilica dell’Annunciazione di Nazareth dove mi recai tra il 2005 e il 2006. Lì assistetti allo spettacolo di una fila quasi ininterrotta di donne musulmane che entravano nella basilica per rendere omaggio alla Madonna. Conoscevo già la devozione dei musulmani per Maria, ma quella visione mi colpì ugualmente per la sua solennità, per la certezza fiduciosa che quelle donne mi trasmettevano e l’ho portata con me per anni, fino alla scrittura di questa drammaturgia con Marco e Ermanna”.

Da segnalare l’appuntamento di giovedì 17 gennaio (ore 18) al Cinema Odeon organizzato dalla SGMS in collaborazione con La Piccionaia: la compagnia incontrerà infatti il pubblico in occasione della proiezione del film prodotto da Teatro delle Albe / Ravenna Teatro dal titolo “VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI”, scritto e diretto da Marco Martinelli e interpretato da Ermanna Montanari, Elio De Capitani e Sonia Bergamasco. Un lungometraggio che ripercorre, attraverso il racconto-evocazione di sei bambine, i 20 anni agli arresti della leader della Lega Nazionale per la Democrazia in Birmania e Premio Nobel per la Pace.

Biglietti per lo spettacolo: intero 15 euro, ridotto 12 euro, ridotto gruppi 10 euro (minimo 10 persone), ridotto speciale 8,50 euro per i corsisti delle scuole di teatro e danza della città.

Sono in vendita i carnet e le card tre ingressi a sostegno di ArteSella (carnet 5 spettacoli € 65, card 3 ingressi utilizzabili anche per lo stesso spettacolo € 45). Per ogni carnet o card acquistata, La Piccionaia devolve 5 euro a sostegno di ArteSella, duramente colpita dai recenti eventi calamitosi.

Ancora in vendita i carnet a 5 spettacoli (intero 65 euro, ridotto 55 euro). Per gli studenti delle scuole superiori è disponibile l’Astra Card per 5 ingressi, utilizzabile anche da più persone per lo stesso spettacolo, al costo di 25 euro.

Informazioni, prenotazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.it, www.teatroastra.it.

A disposizione del pubblico il parcheggio del Circolo Tennis Palladio 98. Il parcheggio ha capienza limitata: si consiglia di arrivare in anticipo. Per altri parcheggi limitrofi, consultare il sito http://www.aimmobilita.it/it/mobilita/auto. Prima e dopo lo spettacolo sarà attivo l’angolo Equobar con i suoi prodotti di caffetteria, pasticceria e snack equosolidali, biologici e a km zero.

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