“Lettere storiche” di Luigi Da Porto, il 9 aprile in Sala Stucchi
Mercoledì 9 aprile alle 18 in sala Stucchi a palazzo Trissino verrà presentata la prima edizione critica delle “Lettere storiche” di Luigi Da Porto curata da Cecil H. Clough. L’opera, unica edizione moderna oggi disponibile, attesa da decenni dalla comunità degli studiosi del Rinascimento italiano, verrà finalmente presentata al pubblico.
Interverranno per l’importante evento il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, Manlio Pastore Stocchi, accademico dei Lincei, Howard Burns, professore alla Scuola Normale di Pisa e presidente del consiglio scientifico del Cisa. moderatore sarà Ario Gervasutti, direttore de “Il Giornale di Vicenza”.
In sala saranno presenti anche coloro che hanno reso possibile questa impresa culturale: Gianni Pellizzari, dell’Accademia Olimpica, traduttore e curatore dei testi di Clough, Luciano Giacomelli, presidente della Siderforgerossi di Arsiero che ha promosso e finanziato l’edizione, e Angelo Colla che l’ha realizzata.
Si tratta di un ricco e complesso volume destinato a riscoprire la grandezza di uno scrittore e di un personaggio vicentino come Luigi da Porto finora troppo trascurato, e, per la ricchezza dei materiali documentari inediti che contiene, a dare nuovo impulso agli studi di storia locale.
Le “Lettere storiche” costituiscono uno dei più interessanti testi letterari cinquecenteschi poiché ha dato origine ad un nuovo genere letterario, tra il resoconto di un inviato di guerra e il memoriale. Le “Lettere” narrano la guerra della Lega di Cambai in modo veritiero e ricco di emozioni poiché l’autore, Luigi Da Porto, ha combattuto in quegli anni in qualità di capitano della cavalleria dell’esercito veneziano. Emerge una nuova e particolarmente biografia di Luigi Da Porto tracciata da Clough e riportata nella parte introduttiva del volume. Luigi Da Porto appare come un personaggio “da romanzo”, nobile, bello, coraggioso e amante dell’avventura cavalleresca, poeta sensibile, cui il destino infranse i sogni della gloria militare e dell’amore con una ferita rimediata in combattimento che gli deturpò il corpo e gli fiaccò lo spirito facendolo morire giovane.
Da Porto appare quindi come uno scrittore non inferiore agli storici e letterati fiorentini del grande Rinascimento, con tutte le caratteristiche per essere riscoperto come una delle bandiere vicentine.
La storia del manoscritto originale delle “Lettere” appare piuttosto rocambolesca. Bernardino, fratello minore di Luigi, aveva prestato il manoscritto a Bembo, amico intimo di Luigi, che non lo restituisce più, anzi lo saccheggia ampiamente per la sua “Istoria veneziana” (storia ufficiale di Venezia commissionatagli dalla Repubblica) e non cita nemmeno la fonte. Alla morte di Bembo il manoscritto fu venduto insieme agli altri libri della biblioteca bembiana e finisce in mare al largo di Ancona in seguito ad un attacco di pirati alla nave che lo trasportava.
l curatore Cecil H. Clough è un esperto di Rinascimento, uno dei massimi specialisti inglesi di Machiavelli, ha dedicato la sia lunga vita di studioso alla scoperta della figura e dell’opera del vicentino Luigi Da Porto.
Si è occupato del confronto delle quattro copie del manoscritto originale producendo un volume di 700 pagine di cui le prime 350 dedicate all’introduzione critica, le altre 350 al testo integrale.