27 Maggio 2022 - 17.42

Lezioni ed esami in “banca” per un gruppo di studenti di Ca’ Foscari

Un gruppo di studenti universitari escono dalle aule dell’ateneo ed entrano in banca per seguire lezioni e sostenere l’esame. Una giornata particolare di legislazione bancaria e di prime nozioni di credito cooperativo, per gli studenti del corso di laurea magistrale di Economia e Finanza dell’Università Ca’ Foscari Venezia guidati dal professore Alberto Urbani docente di Diritto dell’Economia, titolare dei corsi in Diritto e Legislazione Bancaria e ideatore di una singolare iniziativa: sostenere l’esame a 14 studenti direttamente in banca.

Proposta prontamente accolta dalla Banca del Veneto Centrale con sede principale a Longare, uno dei cinque istituti associati alla Federazione del Nordest delle Banche di Credito Cooperativo, che ha aperto le porte all’università.

L’istituto bancario, che conta 50 filiali in 5 province venete e 383 collaboratori, per tutta la mattinata di giovedì 26 maggio ha accolto il professore Urbani e gli studenti e ha permesso loro di sostenere gli esami. La giornata è proseguita poi con una visita conoscitiva dei vari settori e servizi della banca, dai crediti al contenzioso, dalla pianificazione al personale.

Alla base dell’iniziativa l’idea di aprire la banca al territorio, soprattutto ai giovani che potrebbero essere futuri dipendenti, soci o clienti dell’istituto.

«Un’ iniziativa pregevole e concreta che abbiamo accolto con entusiasmo e grande interesse –spiega ilPresidente di Banca Veneto Centrale Gaetano Marangoni – poiché questi ragazzi si trovano in una fase cruciale della loro vita, stanno tracciando il proprio futuro professionale. E oggi hanno avuto oggi una grande opportunità, quella di conoscere una realtà bancaria da vicino, hanno avuto la possibilità di mettere a fuoco sensazioni e valutazioni sul loro futuro, magari bancario. La raccomandazione che abbiamo fatto loro è quella di ridefinire la loro preparazione, con la massima attenzione in quanto anche nella nostra banca sono sempre più richieste figure con competenze diverse ed evolute, da quella tecnologica a quella di finanza. E chi vorrà mettersi alla prova nella nostra banca avrà l’occasione di cimentarsi in una realtà innovativa e senza essere costretto ad andare all’estero.»

Il Direttore di Banca Veneto Centrale Mariano Bonatto ha ricordato agli studenti come negli ultimi  la banca, a seguito delle aggregazioni perfezionate,  sia impegnata nel ricambio generazionale che prevede l’uscita di 100  collaboratori anche con accompagnamento all’esodo Un chiaro segnale di apertura verso i giovani e le loro carriere, dallo stage all’assunzione.

«La nostra banca – spiega Bonatto – raccoglie 3 miliardi  nel mercato, ciò significa che singoli clienti e aziende del territorio ci affidano i loro risparmi e noi  prestiamo al mercato 1 miliardo e 600 milioni. Il nostro ultimo bilancio si è chiuso con 17 milioni di utile netto e fondi propri per 200 milioni. Le coperture dei crediti non performing hanno raggiunto la ragguardevole percentuale del  95%.   »

«La sezione di esami in banca – commenta il prof. Alberto Urbani, Docente presso Ca’ Foscari Venezia – è stata l’ottima conclusione di un percorso di studi che ha voluto mettere assieme la parte teorica di legislazione bancaria con quella pratica e applicativa, che ha visto a corollario anche un confronto con quelli che possono essere i potenziali datori di lavoro di questi ragazzi o anche solo una realtà pratica da conoscere

Gli studenti- case hystory

D’altra parte questi stessi giovani a loro volta possono portare innovazione utile ad un istituto come la Banca del Veneto Centrale, una banca di Credito Cooperativo che ha saputo negli anni rinnovarsi, rimanendo banca di comunità, con uno sguardo internazionale.

Pietro Baldo proveniente dalla provincia di Venezia, è uno degli studenti che ha sostenuto e passato l’esame con il professor Urbani.

«Non ha ancora deciso se il suo futuro professionale sarà in banca anche se è interessato nello specifico al settore finanziario. Racconta di aver già fatto un’esperienza in bancaria e di “aver apprezzato la direzione e la competenza”. Ciò che potrei dare ad una banca come quella del Veneto Centrale? Sicuramente una visione più giovanile, una conoscenza della nuova clientela, quella della mia età, che ha interessi diversi rispetto a quelli dei giovani di qualche anno. Sarebbe bello lavorare su questo aspetto.»

Accanto a Pietro Greta Zaramella originaria di Battaglia Terme ma vive a Venezia proprio per studiare.

«L’esame è andato benissimo anche se la materia era impegnativa. Sostenere l’esame fuori dalle aule universitarie soprattutto dopo due anni di covid periodo nel quale esami li abbiamo fatti online è una conquista e uno stimolo, soprattutto per il valore aggiunto che ci ha dato la banca: incontrare e confrontarci con il personale. I Da “grande” vorrei lavorare in banca, sono appassionata in particolare di ‘investment banking’. L’approccio e il modo di lavorare del Credito Cooperativo, mi piace molto, soprattutto l’importanza che in questa realtà riveste la relazione umana, rispetto alle grandi banche. Qui ogni persona non è un numero ma una risorsa e viene valorizzata e scelta proprio per le sue caratteristiche

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