20 Luglio 2022 - 12.08

Livelli pericolosi di Ozono previsti a Vicenza, Ovest Vicentino (fino alla montagna) e Basso Vicentino – Cosa fare per ridurne gli effetti

Pubblichiamo la mappa di previsione Ozono aggiornate quotidianamente, di norma, entro le 9.30 da parte dell’Arpav.

Vedendo la griglia si nota come gran parte della provincia di Vicenza sia segnata in rosso. Questo significa che i livelli di ozono previsti da Arpav vanno da 180 a 240 µg/m3

Per una migliore lettura delle mappe l’Arpav indica che verrà superata la cosiddetta Soglia di informazione: concentrazione (180 µg/m3). Oltre i 180 µg/m3 vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. Oltre la Soglia di informazione vi è la Soglia di allarme: concentrazione (240 µg/m3) oltre la quale sussiste un rischio per la salute umana, in caso di esposizione di breve durata, per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.

Per conoscere gli effetti dell’ozono ecco la scheda del Ministero della Salute

L’ozono è un gas composto da molecole instabili con un odore pungente e dotato di grande reattività. Viene prodotto in atmosfera dalla reazione tra ossidi di azoto, composti organici volatili e raggi
solari. In genere, la quota proveniente dall’esterno rappresenta la maggior parte dell’ozono presente in un ambiente confinato, tuttavia, nelle abitazioni può essere emesso in maniera significativa da strumenti elettrici ad alto voltaggio, quali motori elettrici, stampanti laser e fax, da apparecchi che producono raggi ultravioletti, da filtri elettronici per pulire l’aria, non correttamente installati e senza una adeguata manutenzione.
In ambiente esterno, le principali sorgenti di particolato sono sia di origine naturale (suolo, sospensioni marine, emissioni vulcaniche, spore, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di
particelle grossolane, sia di origine antropica (motori a combustione, impianti industriali, impianti
per riscaldamento, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di particelle fini.
Le principali sorgenti di particolato negli ambienti indoor sono l’aria esterna, tutti i sistemi di combustione e il fumo di tabacco. Altre sorgenti secondarie sono spray, fumi di alimenti cotti. La presenza di polveri e fibre nell’aria interna è legata anche al grado di usura dei prodotti come pavimentazioni, tappezzerie, intonaci, pitturazioni o alla possibilità che materiali fibrosi (come alcuni
tipi di isolanti) che entrano in contatto con l’aria interna.


Effetti sulla salute
Può causare effetti irritativi alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, fenomeni broncostruttivi ed alterazione della funzionalità respiratoria. In studi epidemiologici condotti in popolazioni urbane esposte ad ozono sono stati osservati sintomi irritativi sulle mucose oculari e sulle prime
vie respiratorie per esposizioni di alcune ore a livelli di ozono a partire da 0,2 mg/m3
(media oraria). In bambini ed in giovani adulti sono state osservate riduzioni transitorie della funzionalità respiratoria, a livelli inferiori di ozono, a partire da 0,12 mg/m3 (media oraria). Sono invece disponibili
pochi studi sugli effetti per esposizioni croniche a questo inquinante.


Misure per ridurre l’esposizione
 Limitare l’uso di fonti indoor, quali strumenti elettrici ad alto voltaggio (motori elettrici, stampanti laser e fax), apparecchi che producono raggi ultravioletti e filtri elettronici per pulire l’aria.
 Assicurare una corretta localizzazione e manutenzione delle fonti indoor.
 Mantenere una buona ventilazione degli ambienti.
 Utilizzare un sistema di ventilazione meccanica dotato di filtri speciali al carbone attivo o charcoal in grado di convertire l’ozono in ossigeno.

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