10 Febbraio 2021 - 11.31

Lo strano caso di Draghi e del calendario scolastico senza… soste

Ieri un urlo collettivo, corale, liberatorio, ha attraversato tutta l’Italia. Da Nord a Sud, dalle Alpi alla Sicilia, dalle foci del Po al Monviso, un urlo partito dal basso si è levato nei cieli del Belpaese.I primi clamori, le prime grida, sono filtrate dalle finestre delle aule scolastiche, dove milioni di studenti, tutto in coro ma come fosse un’unica voce, hanno gridato il loro “Grazie Presidente” al premier incaricato Mario Draghi, non appena è trapelata la notizia che il nuovo Governo avrebbe in animo di prolungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno.Una gioia incontenibile che ha quasi “tramortito” ragazzi e ragazze, increduli che una tale fortuna, che una tale “manna dal cielo”, che una tale insperata opportunità, venisse loro offerta dal Super Mario nazionale, addirittura prima ancora del suo insediamento ufficiale.L’esultanza di scolari e studenti ha contagiato in un attimo tutta la collettività, trovando il giusto spazio anche nei media, tanto che un cittadino nel corso di una trasmissione di Radio24 ha urlato con veemenza: “Ma quale giugno, le lezioni devono continuare in presenza anche durante l’intero mese di luglio!”Non è dato sapere fino a dove si potrà arrivare, ma qualcuno preso da questa gioiosa isteria collettiva, potrebbe proporre che le lezioni continuino per tutta l’estate, senza soluzione di continuità con il nuovo anno scolastico.All’esultanza dei ragazzi si è aggiunto il giubilo degli insegnanti, sia pure con qualche distinguo, perchè quelli che hanno lavorato coscienziosamente in Dad negli scorsi mesi, e magari contano anche di portare a termine compiutamente il programma, si sono chiesti: Ma allora a cosa sono serviti gli sforzi fatti, l’impegno profuso, è stato tutto inutile? I più colti risponderebbero probabilmente con le parole di Alessandro Manzoni nell’ode “Il Cinque maggio”, “….Ai posteri l’ardua sentenza”. Ma poi perché sottilizzare, perché fare distinguo, perchè boicottare questa splendida opportunità? In altre epoche si sarebbe stati accusati di “disfattismo”! Per non dire della contentezza che ha colto anche gli operatori turistici, felici di non dover perdere tempo per trovare alloggi ai vacanzieri di giugno. Perchè spostarsi sulle spiagge o sui prati montani proprio a giugno, che è ancora un mese caratterizzato da tempo instabile, quando si possono godere gli agi ed i comfort offerti dalle aule scolastiche e dai banchi a rotelle del Ministro Azzolina?A fregarsi le mani, levando al cielo il proprio “urrah” sono stati anche i venditori e gli installatori di apparecchi per il condizionamento. Perchè è noto che la maggior parte degli edifici scolastici sono, per usare un eufemismo piuttosto “datati”, e a giugno spesso anche al Nord, ma sicuramente al Sud, il sole picchia, e le aule diventano forni. Ma che problema c’è? C’è l’ottimismo della ragione, ci sono i mitici soldi del Recovery Plan, e vedi mai che una parte di essi possa essere destinata alla climatizzazione delle scuole? Se poi quest’anno si patirà un po’ il caldo, pazienza, di caldo non è mai morto nessuno!Quindi perchè preoccuparsi? Perchè cercare di mettere ostacoli a questa iniziativa così ben accolta un po’ da tutti?Non badi Presidente Draghi ai menagrami, ai seminatori di trappole, ai bastian contrari! Ascolti la voce del popolo degli studenti, il loro urlo che ancora risuona nei patrii cieli: “Vogliamo la scuola per tutto giugno, e se serve anche oltre”!

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