L’ossimoro di De Carlo: insegnare a vincere le elezioni dopo Verona
La performance del coordinatore di FdI del Veneto, Luca De Carlo, di oggi sul Giornale di Vicenza è un capolavoro di nonsense. Se la sparata di Joe Formaggio ha generato imbarazzi quella di De Carlo rasenta il ridicolo. Ed è uno dei migliori ossimori dell’estate, vincere le elezioni in città seguendo i consigli di Fratelli d’Italia. Come a Verona?
A leggere l’intervista del capo della destra veneta sembra che il partito della Meloni sia estraneo al disastro scaligero mentre ne è il principale responsabile. Giusto per amore di verità va ricordato che Federico Sboarina ha aderito a FdI più di un anno fa, che da lì è iniziata la crisi tra i partiti del centrodestra veronese, che lo stesso Sboarina ha scelto al ballottaggio di ballare da solo regalando la vittoria a Tommasi, che i capi di FdI, dalla stessa Meloni a Ignazio La Russa, hanno provato in tutti i modi a convincere Sboarina a fare l’accordo con Tosi, ma che sono stati cosi efficaci da incassare un bel niet dall’ex sindaco di Verona.
Quindi la domanda sorge spontanea, FdI non riesce a farsi ascoltare da Sboarina ma pretende di farlo con Rucco? La risata dei vicentini potrebbe diventare assordante perchè il ridicolo sta diventando una categoria della politica di De Carlo.
A leggere le sue dichiarazioni sembra che mentre si consumava la fine di Sboarina, il commissario regionale sia andato a fare una passeggiata su Marte. E adesso lo stesso De Carlo che a Verona non riesce a farsi obbedire dal sindaco del suo partito viene a Vicenza a fare la requisitoria ad un civico come Francesco Rucco che magari, diversamente dalla propaganda pop al Formaggio, ha una sua linea politica. Siamo alla declinazione da destra su come perdere le elezioni, e il manuale lo stanno scrivendo De Carlo e l’ex sindaco di Albettone.
Premesso che, almeno per una questione di stile, i leader di Fratelli d’Italia dopo la debacle di Verona dovrebbero avere il buon gusto di tacere, anche se non si può pretendere che tutti riconoscano la differenza tra politica e propaganda, per il bene di chi ha ancora voglia di andare a votare ci si augura che il resto del Centrodestra e di Fratelli d’Italia pensi alle cose serie, c’è l’imbarazzo della scelta.