Madame all’Olimpico una giusta scelta: Vicenza non ha bisogno di “parrucconi”
Francamente non ci saremmo aspettati che il video che Francesca Calearo, vicentina di Creazzo, in arte nota come “Madame”, ha voluto girare nella splendida cornice del teatro Olimpico della nostra città, potesse suscitare le reprimenda della Soprintendenza ai beni culturali.
Ma come? Abbiamo una ragazza fresca di partecipazione al Festival di Sanremo, che onora la sua “vicentinità” scegliendo la location del teatro Olimpico, una delle perle architettoniche della nostra città, e ci troviamo anche qualcosa da ridire?
Invece di apprezzare il fatto che uno dei simboli della nostra Vicenza verrà riprodotto infinite volte negli smartphone dei nostri ragazzi, contribuendo a farlo conoscere magari anche a chi non sapeva neppure che esistesse?
Così non va! Non può andare!
Non è accettabile un approccio della Soprintendenza basato sulla sola obiezione “non ne sapevamo niente!”.
Il Comune lo sapeva, e tanto deve bastare! E girare un video sicuramente non provoca danni alla struttura.
Se poi si tratta, come sembra di capire, di una sorta di “lesa maestà” nei confronti della Soprintendenza, ce ne faremo una ragione.
Come pure non ha alcun senso sostenere che per non creare un precedente serviva un “permesso”.
Siamo di fronte al solito approccio burocratico del “timbro e dei bolli”.
Dove sta scritto che strutture come l’Olimpico devono essere dedicate solo alla musica classica?
Con una simile mentalità da parrucconi, all’Arena di Verona dovrebbero andare in scena solo melodrammi, ed invece da decenni si tengono concerti di musica contemporanea.
Noi di Tviweb ci batteremo perchè monumenti come l’Olimpico debbano essere fruibili da tutti, e quindi aperti anche alla musica delle nuove generazioni.
E lo faremo senza mollare, convinti di sostenere una causa giusta!
Luca Faietti