20 Giugno 2023 - 10.15

Madame: “Twitter mi odia, è un mondo che non mi vuole”

 “C’è chi mi ama, chi mi odia, e chi mi difende da chi mi odia”.

Madame parla così del suo rapporto con i social e con i follower, ospite del podcast Tintoria, condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone e co-prodotto da The Comedy, disponibile su tutte le piattaforme dal 20 giugno alle 12.30.

E su Twitter aggiunge: “È un mondo che non mi vuole.
    Qualsiasi cosa io dica, su Twitter c’è qualcuno che sottolinea quanto io sia una persona di merda… è un social in cui o ti amano – come succede a Tananai ed Elodie – o ti odiano, tipo me.
    Infatti invidio Tananai, tutti ne parlano bene, beato lui che si è preso il popolo di Twitter. Io ora mi faccio problemi anche a pubblicare la data di uscita del mio nuovo singolo”.
    L’artista racconta dei suoi primi passi nella musica, quando inizialmente caricava pezzi su Youtube senza riscuotere successo: “Sono sempre stata abbastanza odiata a Vicenza, dai 15/16 anni ho cominciato a farmi degli amici, prima era abbastanza difficile. Anche perché diventare un rapper del tuo paese è un po’ come fare le elezioni comunali: per farlo devi proprio piacere alla tua zona”.
    Poi l’incontro con Sugar Music, con cui pubblica Sciccherie: è il singolo che la fa notare dalla manager Paola Zukar, e da lì inizia la svolta. Riesce a farsi conoscere anche dai rapper più influenti della scena: “Ricordo che mi scrisse Ghali e io stavo morendo, non ci credevo. Siamo andati al bar insieme. Fare il salto è un’emozione unica”.
    Nella chiacchierata spazio a curiosità e passioni inaspettate, dalla Bibbia ai canti neocatecumenali: “Ho frequentato per qualche anno una comunità neocatecumenale, c’erano delle belle canzoni, il fondatore è spagnolo e ha riarrangiato tutti i salmi con ritmi latini. […] Sono dei canti incredibili, voglio sposare qualcuno – stonato – che me li canti mentre vado all’altare.” Sulla frequentazione della comunità neocatecumenale aggiunge: “È un genere di ambiente difficile, in cui devi avere consapevolezza di quello che stai facendo”. (ANSA).

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