Mense scolastiche troppo care a Vicenza: di chi è la colpa?
Il Governo taglia la spesa corrente? E la sforbiciata arriva fino a colpire le mense scolastiche vicentine. I genitori si incazzano con l’amministrazione comunale. Anche se in realtà le colpe, o presunte tali, dovrebbero spaziare a 360 gradi.
Ma andiamo con ordine.
La recente decisione di aumentare i costi delle mense scolastiche a Vicenza ha scatenato una polemica significativa, con una forte reazione da parte dei genitori e dei comitati scolastici. I principali motivi della protesta riguardano il fatto che l’aumento è stato ritenuto eccessivo e, soprattutto, che è stato deciso senza un adeguato confronto con le famiglie interessate.
I genitori si sono lamentati che il nuovo tariffario impone un peso economico maggiore sulle famiglie, specialmente su quelle con più figli che frequentano le scuole pubbliche. La preoccupazione principale riguarda l’equità sociale: molti genitori ritengono che l’aumento dei costi delle mense potrebbe mettere in difficoltà le famiglie a basso reddito, rendendo più difficile l’accesso a un servizio essenziale come la mensa scolastica. Alcuni comitati di genitori hanno organizzato petizioni e incontri pubblici per chiedere un confronto con l’amministrazione comunale e una revisione delle nuove tariffe.
Dall’altro lato, l’amministrazione comunale di Vicenza ha difeso la decisione, spiegando che l’aumento delle tariffe è stato necessario per coprire i costi crescenti legati alla fornitura dei pasti, tra cui l’inflazione, l’aumento dei prezzi delle materie prime e i costi del personale. Il Comune ha inoltre sottolineato che l’obiettivo è mantenere elevati standard qualitativi del servizio, che include l’utilizzo di ingredienti biologici e a chilometro zero, e garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie. Inoltre, l’amministrazione ha dichiarato che verranno mantenute agevolazioni per le famiglie con redditi più bassi, cercando di minimizzare l’impatto sulle fasce più vulnerabili della popolazione. “Tutti gli enti locali in Italia – spiega il Pd cittadino – governati da amministrazioni di qualsiasi colore politico, sono in difficoltà economica estrema a causa dei tagli praticati dal Governo ai Comuni sulla spesa corrente. Proprio la voce del bilancio che serve anche a pagare le mense e ad alleviare il costo per le famiglie”.
La polemica riflette un conflitto tra la necessità di bilanciare il bilancio comunale e la preoccupazione dei genitori per l’accessibilità economica del servizio mensa, evidenziando un delicato equilibrio tra sostenibilità economica e giustizia sociale. Come finirà questa diatriba? Difficile dirlo ma certo non giova ai genitori la strumentalizzazione che alcuni politici locali espressione del governo che sta tagliando risorse, stanno portando avanti.