14 Maggio 2020 - 10.10

Messa in salvo la “giassara” di Palazzo Cornaggia a Thiene

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L’antica “giassara” di Palazzo Cornaggia è stata posta finalmente in sicurezza e potrà ora conservarsi nel tempo per essere consegnata alle generazioni future, a testimonianza di come era la vita quotidiana nei secoli passati.

Il manufatto, risalente al XVII secolo e che non tutti conoscono, pur essendo sotto gli occhi di quanti si recano al Padiglione Fieristico, in Biblioteca o nella sede degli Alpini, era infatti in condizioni strutturali critiche a causa della rigogliosa vegetazione attecchita sulla sommità.

Arbusti e piante vi erano cresciuti spontaneamente, con radici invasive che avevano già penetrato la copertura e parti del muro perimetrale, e costituendo così una minaccia per la stabilità del manufatto e un potenziale pericolo all’incolumità pubblica, nel caso di schianto delle alberature e dei rami sugli edifici pubblici limitrofi.

La delicatezza del lavoro di manutenzione era data proprio, in questo caso, dalla necessità di procedere a togliere arbusti e alberi, alcuni anche di grandi dimensioni perché raggiungevano i 60 cm di diametro e i 15 metri di altezza, con lavoro manuale compiuto da operatori in tree climbing, per l’imbraco ed il taglio delle parti, coadiuvati da altri operai e l’ausilio di una autogru con braccio da 50m.

Occorreva, quindi, procedere con un abbattimento controllato del verde (e non diretto a terra) che doveva poi essere  asportato mediante gru, senza l’accesso nella zona di cantiere di automezzi che avrebbero danneggiato la ghiacciaia e l’area verde circostante.

L’intervento, per una spesa di quasi 15mila euro, era stato programmato, una volta avuto il nulla osta della Soprintendenza e della Forestale, per i primi di marzo e si sarebbe dovuto concludere nel giro di un paio di settimane.

Dal 4 marzo, dunque, e fino al 13 marzo, i lavori si sono svolti in modo puntuale secondo le previsioni, ma il sopravvenire delle misure di contrasto alla pandemia per il Covid_19 hanno poi bloccato l’intervento, che si è potuto concludere solo a fine aprile, quando è stata consentita la ripresa dell’attività.

«Ultimato l’intervento, – spiega Andrea Zorzan, Assessore ai Lavori Pubblici – possiamo ora finalmente rimuovere i “puntelli” che sorreggevano dall’interno la volta. Ringrazio la ditta e l’ufficio tecnico per aver seguito e realizzato l’intervento in tempi difficili. Aggiungo un ringraziamento particolare per il Gruppo Alpini di Thiene, che da sempre cura la manutenzione della zona verde sul retro della Biblioteca e che saprà gestire anche la nuova area ricavata dalla rimozione della vegetazione. Il prossimo obiettivo dell’Amministrazione Comunale è, ora, far conoscere questo sito storico, con la promozione di iniziative rivolte in primis ai più giovani e alle scuole».

La ghiacciaia è uno spazio cilindrico con spesse murature in pietra ed una cupola a tutto sesto in mattoni che si presenta esternamente come una collina e che veniva utilizzata, prima dell’avvento dell’elettricità, per conservare blocchi di ghiaccio invernale o di neve pressata. Le basse temperature risultanti in questo modo servivano per conservare gli alimenti. Una sorta di frigorifero ante litteram, in uso sino agli anni venti del secolo scorso. Un pezzo di storia di Thiene che è stato salvato dall’incuria e dallo scorrere dei secoli.  

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