Minacce agli amministratori, Rucco (FdI): “Situazione preoccupante anche a Vicenza”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’ex sindaco di Vicenza Francesco Rucco sulle minacce agli amministratori.
Scrive Rucco”I dati diffusi dall’associazione Avviso Pubblico e pubblicati oggi sulla stampa quotidiana, che riportano 207 atti intimidatori contro amministratori locali e personale della pubblica amministrazione in Veneto negli ultimi dodici anni, rappresentano un segnale d’allarme che non possiamo ignorare. Purtroppo, Vicenza non è immune a questo fenomeno, e anche nel nostro territorio sono stati registrati episodi preoccupanti. Gli attacchi ai sindaci si sprecano anche nella nostra provincia, dimostrando quanto sia diffuso questo problema.
La delicatezza del ruolo degli amministratori locali, che quotidianamente si confrontano con scelte difficili e sono spesso chiamati a decidere per il bene comune, li espone a minacce e pressioni di ogni tipo. “Questo clima di intimidazione è inaccettabile. Chi lavora per il bene della comunità deve poter svolgere il proprio compito con serenità e senza subire attacchi personali,” ha dichiarato Francesco Rucco.
Oltre alle minacce vere e proprie, deve essere salvaguardato il rispetto per chi svolge la propria funzione di pubblico amministratore al servizio della sua comunità. Questo rispetto dovrebbe valere non solo nei confronti degli amministratori, ma anche di chi troppo facilmente non li tutela in alcun modo. È fondamentale che le istituzioni e le forze dell’ordine rimangano vigili, garantendo supporto e protezione a chi ogni giorno opera per la gestione del territorio.”
“A Vicenza, come in tutto il Veneto, dobbiamo reagire con fermezza a questi atti di prepotenza, riaffermando il valore del lavoro pubblico e la necessità di tutelare chi, con impegno e dedizione, si mette al servizio della comunità,” ha concluso Rucco. La sicurezza degli amministratori locali è una priorità che deve essere affrontata con urgenza, affinché la gestione della cosa pubblica rimanga un compito basato sul dialogo democratico, non sulla paura e le minacce.