Montebello: Finco “Montebello non diventerà la terra dei fuochi”
“Montebello non può trasformarsi nella terra dei fuochi della provincia di Vicenza. Ieri sera, però, le fiamme sono tornate ad ardere – e si tratta del terzo rogo in diciotto mesi – all’interno della Futura, un’azienda che si occupa di trattamento di rifiuti, a breve distanza dalla piazza di Montebello. La comunità, e il suo primo cittadino, il sindaco Dino Magnabosco, sono esasperati e hanno piena ragione: è necessario andare a fondo di questa vicenda e trovare soluzioni definitive, anche le più estreme, perché così non va”. Sono le parole del Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Nicola Finco che puntualizza: “Mi auguro si faccia piena luce su una vicenda dai contorni che, evidentemente, non sono ancora stati del tutto delineati, visti i precedenti. C’è qualcosa che non funziona: non si tratta solo di denunciare l’accaduto e di invocare genericamente l’intervento di enti come la Provincia o la Regione, anche perché la stessa Regione, attraverso Arpav, ha sempre eseguito i controlli e ha sempre informato tutte le autorità. A questo punto è necessario che l’autorità giudiziaria riprenda in mano tutti i fascicoli e arrivi alle cause prime dell’intera vicenda”.
“E ritengo sia necessario percorrere strade nuove per trovare una soluzione definitiva al caso della Futura di Montebello – conclude Finco – e quindi iniziare a studiare alternative vere al sito: l’impianto è troppo vicino al centro cittadino; credo quindi che sia necessario valutare seriamente la possibilità di spostare in un altro luogo la Futura, o di procedere a soluzioni più drastiche, che possono spingersi fino alla chiusura. Montebello non può più convivere con una simile situazione, con un impianto che ormai incombe minaccioso sulla vita di una comunità che è stata esposta troppo e troppo a lungo ai roghi, ai fumi, ai rischi”.