Montecchio, Arzignano, Brendola e la Pedemontana: le categorie economiche scrivono ai sindaci
Porta la sigla
delle diverse categorie economiche la lettera inviata ai sindaci dei territori
di Montecchio, Arzignano e Brendola, interessati dall’imminente apertura della
strada Pedemontana Veneta e successiva apertura del nuovo casello autostradale
nella zona. Così Confartigianato, Confindustria, Apindustria, CNA, Coldiretti,
Confagricoltura Vicenza, Confcommercio, e Confesercenti hanno voluto porre
l’attenzione alcuni aspetti che ritengono meritino una riflessione “nell’ottica
dello sviluppo del territorio, della sua fruizione e del suo sviluppo
economico”.
All’invio della lettera ha fatto seguito un incontro con i tre Sindaci, i quali
hanno preso atto della posizione delle diverse rappresentanze basata sul
regolamento Aiscat (Associazione Italiana delle Società
Concessionarie di Autostrade e Trafori) , che va a rispettare l’appartenenza geografica e la
rilevanza dei territori, impegnandosi a riportare la posizione presso le
rispettive amministrazioni.
Nel territorio saranno presenti tre caselli che “forniranno sicuramente un impulso alla produttività delle aziende nostre associate, ed è uno dei temi che abbiamo sempre ritenuto essere di primaria importanza e dei quali abbiamo avuto modo di parlare più volte con le Pubbliche Amministrazioni, le quali sono sempre state concordi nel definire l’argomento come prioritario”, scrivono i rappresentanti delle diverse categorie economiche. E continuano: “Grazie alla Pedemontana si potranno avere collegamenti più rapidi e flussi stradali concentrati su grandi arterie anziché sulla viabilità locale, che ovviamente ne risente mentre imprese e cittadinanza ne pagano le conseguenze.
Ricordiamo che nel territorio in questione insistono più insediamenti produttivi, tutti di rilevante spessore e importanza, quali la Z.A.I. di Montecchio Maggiore, quella di Brendola e quella di Arzignano, questa con il suo naturale prosieguo nella vallata del Chiampo. In particolar modo il polo di Montecchio e Brendola con la meccanica e il settore dei trasporti mentre il settore conciario di Arzignano contribuisce da solo in misura superiore all’1% al PIL nazionale”.
Ciò premesso, e
nell’ottica di dare un valore alle realtà produttive dell’area e al contesto in
cui sono inserite, le categorie economiche propongono alcune idee per le denominazioni
dei futuri caselli.
“Per storicità, posizione geografica, nonché mantenimento dello stato di fatto,
il nome di Montecchio potrebbe essere mantenuto in tutti gli svincoli come
prima denominazione. Per quanto riguarda il casello autostradale l’aggiunta di
Brendola come seconda denominazione avrebbe un significato in termini di
sviluppo dell’area, indicando la presenza di una florida realtà produttiva
della quale non possiamo dimenticarci. Montecchio e la sua zona produttiva
verrà inoltre servita come meglio non potrebbe dal casello della Pedemontana,
che avrebbe ovviamente come unica denominazione la città dei castelli. Infine
il casello della Pedemontana posto tra i comuni di Montecchio e Arzignano
potrebbe assumere come seconda denominazione appunto la città del Grifo, dando
quindi il meritato valore alla realtà produttiva di Arzignano ed alla sua
attrattività industriale”, si legge nella lettera. Insomma, l’idea è quella di
rendere quanto più facili da individuare le tre aree che, oltre a un importante
tessuto produttivo, vantano anche non pochi siti di interesse turistico.
Il documento si conclude con un’esortazione delle categorie economiche: “riteniamo
doveroso ricordare quanto già espresso in precedenti occasioni, riguardo la
preoccupazione relativa allo stato di avanzamento dei lavori e la assoluta
necessità di arrivare
all’apertura del
casello autostradale in tempi quanto più sincroni con l’apertura della
Pedemontana”.