MONTECCHIO M. – Il bar come inclusione sociale: il chiosco di via Volta
L’inclusione sociale passa anche attraverso la gestione di un bar. È questa la filosofia che sta alla base dell’affidamento quinquennale, da parte del Comune di Montecchio Maggiore, alle cooperative sociali Piano Infinito e L’Eco Papa Giovanni XXIII della conduzione del chiosco situato nel parco pubblico di via Volta, una zona nevralgica di Alte Ceccato perché vi si trovano anche il pattinodromo, un campo da calcio comunale, un centro ricreativo per anziani, la sede della locale sezione Alpini, un parco giochi e un’area pic-nic. Dopo circa 20 anni di gestione privata che non sempre ha soddisfatto i soggetti coinvolti e il Comune, quest’ultimo, tramite un apposito documento approvato all’unanimità ieri sera in Consiglio comunale, ha deciso di intraprendere una nuova strada che coniuga l’aspetto economico di qualsiasi esercizio commerciale a quello sociale. Il Comune ha quindi accolto la proposta delle due cooperative, che hanno pure presentato un progetto di riqualificazione del chiosco per una spesa complessiva di circa 90.000 euro: l’ente comunale vi parteciperà con un contributo di 20.000 euro, che servirà per realizzare i bagni per le persone diversamente abili. Nel contratto di rete tra le due cooperative denominato “Parco Eco Infinito”, si legge che la gestione del chiosco-bar sarà intesa come offerta socio-sanitaria innovativa inclusa nel pacchetto di attività rivolte agli utenti diversamente abili dei rispettivi Centri Diurni, i quali avranno modo di concorrere alla buona tenuta della struttura e dell’ambiente in cui è inserita e di rapportarsi nel servizio alla clientela. Sarà inoltre assicurato personale dedicato appositamente all’apertura al pubblico del chiosco in orari non compatibili con quelli dei Centri Diurni, al fine di garantire il pieno funzionamento dell’esercizio e di rinforzare nella cittadinanza la percezione di “presidio sociale attivo” del parco.
Il chiosco sarà dunque utilizzato per svolgere attività di inserimento sociale con persone seguite nell’area della disabilità e della salute mentale, accompagnate da un numero adeguato di operatori e volontari: si prevede la pulizia e la cura degli spazi interni ed esterni del chiosco e, guidate da operatori, attività di preparazione e somministrazione di cibi e bevande serviti ai clienti. Si prevedono inoltre iniziative socializzanti come concerti, teatro, letture animate, possibilità di utilizzare internet per ricerche studentesche, organizzazione di compleanni e feste di ricorrenza e centri estivi per bambini. L’impegno, da parte delle due cooperative, è di aprire il chiosco anche in fascia serale (con ponderata differenziazione tra autunno/inverno e primavera/estate) e il sabato e la domenica, soprattutto nelle fasce orarie in cui il parco dovrebbe essere maggiormente frequentato. “Per il chiosco e l’intero parco vorremmo fosse una vera e propria svolta – sottolinea il sindaco Milena Cecchetto -, dopo anni di gestioni che hanno manifestato numerose lacune sotto il profilo del servizio e degli orari di apertura. Confidiamo che le due cooperative coinvolte in questo accordo sappiano dare nuova linfa all’area in termini di socialità e decoro”. “Si tratta di un progetto dal fortissimo valore sociale – spiega l’assessore al sociale Carlo Colalto – perché gli ospiti dei Centri Diurni coinvolti avranno modo di mettersi alla prova nel mondo del lavoro e si potranno maggiormente integrare con il tessuto sociale della nostra città. Da questo punto di vista è un’iniziativa molto innovativa, che ha ricevuto anche il plauso dell’Ulss 8 Berica”.