Morte Amenduni: condoglianze dalla CGIL e dalla ‘sua’ Fondazione San Bortolo
Il Segretario Generale della Cgil di Vicenza Giampaolo Zanni esprime il cordoglio dell’organizzazione e la vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Nicola Amenduni, «una persona ed un imprenditore che aveva davvero a cuore il lavoro, le persone che lavorano ed il territorio».
Un commosso cordoglio arriva anche dalla Fondazione San Bortolo
“Il Presidente, il Comitato Esecutivo di Gestione, il Consiglio d’Indirizzo, i volontari e la Fondazione San Bortolo tutta si uniscono al cordoglio della famiglia Amenduni per la perdita del padre Ing. Nicola.
L’ingegner Amenduni è stato il nostro primo sostenitore, uno dei Soci Fondatori della Fondazione San Bortolo nel 2008 e ha espresso la decisa volontà che ne fosse Presidente Gian Carlo Ferretto, suo fraterno amico.
Erano due Grandi, legati da un’immensa reciproca fiducia e da una stima profonda, che insieme hanno realizzato grandi progetti a favore di tutti i vicentini.
Innumerevoli gli interventi diretti dell’ing Amenduni che ci hanno permesso di acquistare materiali innovativi e ristrutturare completamente interi reparti, come l’Unità Spinale e Gravi Cerebrolesioni con la relativa zona living, il reparto di Oculistica e quello di Chirurgia Generale.
Ricordiamo poi varie borse di studio, il contributo per la clinicizzazione della Nefrologia e per la Terapia Intensiva Pediatrica e perfino il contributo derivante dalla vendita del suo libro “Olio Acciaio e… Fantasia”.
Ma oltre alle donazioni, l’ingegner Amenduni è stato capace di coinvolgere e sensibilizzare i propri dipendenti e tante altre persone a riservare una particolare attenzione nei confronti della Fondazione e del suo impegno nel sostenere la sanità vicentina.
Presente fino all’ultimo con telefonate, pressoché quotidiane, per seguire da vicino tutto ciò che vedeva protagonista la Fondazione, ha continuato a stimolare e proporre progetti sempre nuovi, ultimo dei quali l’allestimento della Terapia Semi Intensiva Pediatrica
Era una persona profondamente buona, per lui aiutare il prossimo era una gioia.
Personaggio di altri tempi, la parola data e una stretta di mano valevano più di ogni contratto, molto carismatico, ma sempre disponibile per un consiglio e uno scambio di idee, era un esempio di grande padre di famiglia, grande capitano di industria, grande mecenate, vero punto di riferimento per l’intera città e per più generazioni.
Ci mancherà, don Nicola