29 Ottobre 2013 - 18.50

Museo del Risorgimento: restaurata la foresteria e i cannoni austro-ungarici

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“Accanto alle istituzioni, fortunatamente, c’è sempre il cuore grande di alcune realtà che abbracciano i progetti e ci aiutano a realizzarli. E’ grazie alla Fondazione Roi che oggi possiamo festeggiare la fine dei lavori del Museo del Risorgimento e della Resistenza, con il restauro delle facciate della foresteria. Ed è merito dei volontari dell’Associazione Nazionale del Fante, che nel 2014 avrà il suo raduno nazionale proprio a Vicenza, se accanto a questo intervento oggi possiamo presentare anche il recupero delle artiglierie austro-ungariche. Sono aiuti importanti assicurati a luoghi della memoria che ci consentono di tenere vive le nostre radici e di farle conoscere ai nostri giovani”.
Il sindaco Achille Variati, questa mattina, ha voluto essere personalmente presente alla cerimonia di presentazione della conclusone dei lavori, insieme al presidente della Fondazione Roi Gianni Zonin.
L’intervento di restauro delle facciate della foresteria di Villa Guiccioli è stato infatti realizzato con il contributo di 15 mila euro della Fondazione Giuseppe Roi di Vicenza. Oltre al restauro delle facciate il finanziamento è servito anche a realizzare nel salone di accoglienza alcune gigantografie dedicate agli eventi del primo confitto mondiale. L’allestimento ha ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, “visto l’alto profilo dell’Istituzione”.
I lavori di restauro delle artiglierie austro-ungariche del museo sono stati invece eseguiti da squadre specializzate dell’Associazione Nazionale del Fante che si è avvalsa anche della collaborazione di molti volontari. Sono stati numerosi gli associati delle varie sezioni della Provincia di Vicenza che si sono alternati nelle scorse settimane nei lavori di pulizia, rimessaggio, rifacimento delle ruote e sistemazione delle parti ferrose.
Inoltre i cinque pezzi di artiglieria sono stati verniciati a nuovo, dopo un’attenta e precisa ricerca sul colore originario, grazie anche alla collaborazione con il Museo storico della guerra di Rovereto che conserva tra le sue raccolte la più importante collezione di pezzi di artiglieria del primo conflitto mondiale. I cannoni hanno assunto oggi il colore originario Skoda in uso presso l’esercito austroungarico durante la Grande Guerra. Le artiglierie conservate dal Museo del Risorgimento sono infatti pezzi usciti negli anni tra il 1907 e il 1918 dalla fabbrica boema di Pilsen, utilizzati durante i combattimenti e lasciati nella zona degli Altipiani in seguito alla ritirata dopo Vittorio Veneto.
Il lavoro è stato in parte finanziato con un contributo regionale che è stato utilizzato dell’Associazione Nazionale del Fante per l’acquisto del materiale utile per il restauro mentre i volontari hanno prestato il loro lavoro a titolo gratuito.
In preparazione alle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, con questa iniziativa i Fanti vicentini hanno voluto essere vicini alla città, che ospiterà nel maggio del 2014 l’Adunata Nazionale, e al suo museo storico, che conserva molte memorie documentarie legate alla storia dei Fanti riferite in particolar modo proprio alle vicende del Primo conflitto mondiale.

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