15 Maggio 2021 - 11.08

Musica dal vivo: torna “All’Olimpico col Pedrollo”

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Dopo la pausa forzata dell’anno scorso, a maggio di quest’anno torna la rassegna “All’Olimpico col Pedrollo”, manifestazione concertistica a cura del Conservatori di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”, ospitata – e ambientata – al Teatro Olimpico, tesoro mondiale di architettura, arte e cultura.

Una terza edizione che, dopo la pausa obbligata dello scorso anno, riallaccia le fila di una proposta in grado di mettere in luce la capacità produttiva, il valore artistico e l’innovazione che caratterizzano le attività e il ruolo, su scala nazionale, dell’Istituto musicale berico. È così che “All’Olimpico col Pedrollo” nelle precedenti due stagioni è riuscito a ritagliarsi un suo spazio e un’identità specifica all’interno degli eventi del territorio, integrando l’offerta presente con qualcosa di nuovo, di alto livello e ad un costo assolutamente simbolico (biglietto unico a 5 €, vd. info sotto). 

Da domenica 23 a mercoledì 26 maggio, quattro le serate in programma, realizzate in collaborazione con il Comune di Vicenza e con il supporto organizzativo della Società del Quartetto, atte ad illustrare alcuni dei tratti peculiari del Conservatorio, nonché l’abilità di docenti e allievi di fare squadra nel confezionare con le proprie forze produzioni artistiche complete. Le date, ciascuna recante un titolo programmatico, aperto comunque a inserimenti particolari con la finalità di allargare i confini di genere, sono suddivise per aree di interesse, in un excursus di repertori che vanno dalla musica antica alla contemporanea, passando per la tradizione classica. Gli spettacoli, tutti con inizio alle ore 18:30, aprono dunque il 23 maggio con “La grandezza, l’armonia, e ‘l ritmo over numero” – Monteverdi e la contesa d’amore, un viaggio evocativo nel primo Barocco condotto da canti e strumenti originali, con musiche di Claudio Monteverdi (fra cui “Il combattimento di Tancredi et Clorinda”, madrigale che è considerato uno dei capolavori della musica drammatica del XVII sec.), Dario Castello e Biagio Marini a cura dell’Ensemble vocale e strumentale del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio.

Lunedì 24 maggio andrà in scena “Forma, emozione e follia”, concerto che offre un suggestivo scorcio delle sperimentazioni musicali del Novecento e dei linguaggi della contemporaneità, intervallato da un raro contributo “operistico” beethoveniano completamente a proprio agio nel programma per inventiva ed enfasi. Musiche di: Bruno Maderna (compreso il brano “Serenata per un satellite”, simbolo della “musica aleatoria”), Ludwig van Beethoven, Pierangelo Valtinoni, Ilse Herlinger Weber (arr. Valtinoni, in prima esecuzione assoluta). 

Martedì 25 sarà la volta de “La chitarra olimpica”, a cura di Stefano Grondona: il mondo della chitarra classica declinato in tutti i suoi colori e ritmi, da Bach a Sollima e dall’Europa all’America latina. Sei corde che diventano un’orchestra, in duo, quartetto o esecuzione solista. Musiche di Giovanni Sollima, Mario Castelnuovo-Tedesco, Federico Moreno Torroba, Julian Arcas, Enrique Granados, Isaac Albéniz, B. Maderna, J.S. Bach, Astor Piazzolla.

Si chiude mercoledì 26 con una serata dedicata ai fiati, a cura di Franco Poloni e Adalberto Ferrari: dal brillante Sestetto op. 71 di Beethoven con l’Ensemble di fiati del “Pedrollo” ai “Links Connection Shortcuts” del progetto, cangiante per natura, Weird Overlays, una sfilata di suoni che si combinano, si sommano e si inseguono in un programma che annulla i confini fra i generi. Musiche di: L.v. Beethoven, Michael Gordon, Willem Breuker, A. Ferrari, Gustav Holst.

Con l’occasione si annuncia anche un concerto straordinario, idealmente collegato alla rassegna all’Olimpico, in collaborazione con l’Associazione Pigafetta500 e la Biblioteca Civica Bertoliana, gentilmente ospitato al Chiostro del Tempio di San Lorenzo a Vicenza: lunedì 31 maggio 2021, ore 18.30, “Tucto il mundo è fantasia” – La Relazione di Antonio Pigafetta specchiata nella musica del suo tempo, con l’Ensemble vocale e strumentale del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Vicenza e la concertazione di Bettina Hoffmann.

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