3 Luglio 2020 - 12.25

Nel Vicentino l’esercito di vespe samurai all’attacco della cimice asiatica

Situazione pesante con l’ennesimo anno di invasione del territorio vicentino da parte della cimice asiatica. Particolarmente colpiti i campi di grano.

Per salvare i raccolti nelle campagne e spezzare l’assedio dei centri abitati sono state liberate, nei giorni scorsi, le prime vespa samurai allevate in laboratorio per combattere l’insetto killer alieno che costringe in molte territori i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse ed ha provocato la strage nei campi di pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, grano, mais ed ortaggi.

“Il progetto di lotta biologica appena iniziato – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – si realizza a livello nazionale con ben 712 punti di diffusione nelle campagne, tra i quali sono ricomprese delle aree anche nel Vicentino. Si tratta di centinaia di migliaia di esemplari di vespa samurai, un minuscolo insetto di circa un millimetro che proviene da oriente come la cimice asiatica, non punge ed è assolutamente innocua per l’uomo e gli animali, comprese le api. All’interno di piccoli tubi le piccole vespe sono piazzate sugli alberi da frutto o nei pressi di campi dove sono state individuate le uova di cimice asiatica da aggredire”.

La “cimice marmorata asiatica” è un insetto alieno arrivato dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perché in Italia non ci sono nemici naturali e perché è particolarmente prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta. Le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi di oltre 300 specie vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.

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