Nelle scuole del Vicentino il Coding batte il Covid
Con il Coding gli studenti battono il Covid! C’è il labirinto in cui addentrarsi per recuperare guanti e mascherine e il video con i medici supereroi, il gioco che ricorda Donkey Kong dove vince chi scappa dal virus e raggiunge l’ambulanza, e il cartoon che spiega le regole per proteggersi dalla pandemia.
Il Covid-19 è stato il protagonista di molti dei 63 lavori selezionati tra quelli presentati al concorso che ha chiuso la prima edizione del progetto ‘Coding nelle Scuole’ promosso da Informatici Senza Frontiere, onlus impegnata a colmare il divario digitale e a promuovere un uso consapevole della tecnologia. Con il lockdown l’iniziativa si è trasferita online, e un pubblico ancora più ampio ha potuto cimentarsi nella programmazione informatica con Scratch, il linguaggio elaborato dal Media lab del MIT di Boston per avvicinare ragazzi e ragazze al pensiero computazionale e sviluppare, divertendosi, capacità di problem solving e di adattamento al cambiamento, fondamentali per prepararsi al futuro.
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La proposta di Isabella Chiodi, già vicepresidente Europa IBM e oggi responsabile della formazione di ISF- ha coinvolto l’UST della Provincia di Vicenza e il progetto è stato finanziato dalla Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. ‘Coding nelle Scuole’ è iniziato a novembre 2019 e nella prima fase di formazione ISF ha coinvolto 120 insegnanti di sei Istituti Comprensivi: IC ‘A. Palladio’ di Pojana Maggiore (Scuole di Pojana, Orgiano, Campiglia dei Berici), IC ‘G. Ciscato’ (scuole di Malo e Monte di Malo), IC ‘N. Dalle Laste’ (scuole di Marostica, Pianezze e Schiavon), IC ‘Valdagno 2’ (scuola di Valdagno), IC ‘A. Crosara’ (scuola di Cornedo Vicentino) e la scuola secondaria di 1° Fincato-Rosani dell’IC ‘Verona 15’. Alla fine il progetto ha raggiunto oltre 2000 studenti.
«Avevamo ideato un percorso ispirato all’’imparare facendo’, con un alto tasso di interattività – spiega Isabella Chiodi- quando la pandemia ha imposto il distanziamento sociale. Come spesso accade quando sono passione e determinazione a guidare il team di lavoro, i volontari di ISF hanno trovato comunque il modo per portare avanti il progetto e da un problema è nata un’opportunità. Sono state infatti sviluppate dieci videolezioni Scratch, accompagnate da esercitazioni, messe a disposizione sul canale YouTube di ISF non solo di insegnanti ed alunni degli Istituti coinvolti nel progetto, ma di qualsiasi scuola, famiglia, ragazze/i che desiderassero imparare il linguaggio uomo-macchina. Si è così aggiunta al progetto la dimensione dell’auto apprendimento, molto importante per sviluppare la capacità organizzativa dei giovani».
La produzione dei tutorial ha coinvolto anche studenti di informatica dell’Università di Padova -cui sono stati riconosciuti due crediti formativi- che inizialmente avrebbero dovuto affiancare gli insegnanti in classe nelle ore curriculari per l’uso di Scratch.
I docenti hanno comunque supportato i loro studenti nell’apprendimento online, stimolandoli a partecipare al concorso scegliendo tra tre temi: Covid-19, Ambiente e Tema Libero.
Una giuria di esperti ha valutato i lavori per creatività, sintesi, profondità del messaggio, uso appropriato delle istruzioni e ottimizzazione del linguaggio. Sono stati premiati 6 lavori individuali e 5 di gruppo. Due le menzioni speciali: per Alessio Farardo dell’I.C. Crosara di Cornedo e, nei lavori di gruppo, per Giosuè Burgio e Mohamed Amrouch dell’I.C. Ciscato di Malo. L’Istituto Comprensivo di Malo e l’I.C. Dalle Laste di Marostica hanno presentato il lavori con la media più alta.
Tutti i lavori premiati e le impressioni delle ragazze e dei ragazzi che si sono divertiti a programmare sono stati raccolti in un e-book sul progetto, a breve disponibile sul sito di ISF, dove si spiega anche perché è importante ‘mettere a sistema’ nelle scuole l’insegnamento del coding e quali sono i criteri che gli insegnanti devono utilizzare per valutare elaborati.
Intanto è già iniziata l’edizione 2020/21 di ‘Coding nelle Scuole’e altri 9 istituti si sono aggiunti alle scuole che avevano aderito al primo progetto e alle quali ISF continua ad offrire supporto per l’implementazione di progetti didattici con Scratch. «Il cambiamento corre veloce – ha detto Carlo Alberto Formaggio, dirigente UST di Vicenza ed – è necessario la scuola si apra anche al mondo esterno per portare agli studenti nuove, indispensabili competenze. L’auspicio è che, in pochi anni, si possano coinvolgere gli studenti delle classi prime della scuola secondaria di 1°dei 70 Istituti comprensivi della provincia».
«Lo sviluppo sociale ed economico è enormemente penalizzato in Italia dalla poca conoscenza delle tecnologie digitali –ha concluso Dino Maurizio, presidente di ISF-. Il progetto ‘Coding nelle Scuole’ è un’azione preventiva, esempio di come ragazze e ragazzi possono imparare, divertendosi, ad essere protagonisti attivi nell’impiego della tecnologia e più attenti e responsabili nell’uso di telefonini e tablet, premessa necessaria in un mondo sempre più globalizzato»
ISF- Informatici senza Frontiere è una onlus che lavora per colmare il divario digitale e per favorire un processo di crescita, individuale o di gruppo, che porti ciascuno ad appropriarsi consapevolmente delle proprie potenzialità attraverso le conoscenze e le tecnologie informatiche. Promuove inclusione e sviluppo attraverso un uso della tecnologia più intelligente, sostenibile e solidale. Sono 12 le sezioni regionali in tutta Italia e oltre 300 i soci che offrono il proprio tempo, le proprie competenze, esperienze e passioni informatiche per contribuire a realizzare progetti no profit privilegiando contesti di emarginazione e difficoltà e situazioni di emergenza, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. ISF, con centinaia di progetti attivi, è un’importante presenza al Vertice Mondiale 2013 ITU dell’ONU come rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel settore della disabilità.