4 Aprile 2025 - 10.15

Nord Est – Lavoro irregolare nelle campagne, scoperti 488 braccianti sfruttati: sanzionate sei aziende agricole

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Maxi operazione della Guardia di Finanza di Egna, in collaborazione con l’Inps, contro il lavoro nero e irregolare nel settore agricolo. Nell’ambito dell’inchiesta denominata “Turione”, le Fiamme Gialle hanno scoperto 488 posizioni lavorative irregolari su circa 700 controllate, riconducibili a sei aziende agricole attive in Provincia di Bolzano e in Veneto.

Gli accertamenti, condotti nei confronti di imprese operanti nella raccolta di ortaggi, hanno evidenziato che oltre il 75% dei braccianti risultava in condizione di irregolarità: sebbene formalmente assunti, molti di loro lavoravano un numero di ore nettamente superiore a quello indicato nelle buste paga. Le ore extra venivano retribuite in contanti e fuori busta, consentendo alle aziende di evadere i contributi previdenziali e assistenziali dovuti.

Scoperti anche 21 lavoratori completamente in nero

Nel corso dell’attività ispettiva è inoltre emerso che le sei aziende si erano avvalse anche di 21 lavoratori mai regolarmente assunti, privi di contratto e senza alcuna comunicazione alla Direzione provinciale del lavoro, violando così la normativa in materia di rapporti lavorativi.

Danni ingenti per le casse pubbliche

L’operazione ha portato alla luce una evasione contributiva pari a quasi 700 mila euro e ha comportato l’irrogazione di sanzioni per oltre 84 mila euro. Le indagini proseguono per approfondire eventuali responsabilità penali e ulteriori profili fiscali o previdenziali.

Il caso riaccende l’attenzione sul tema dello sfruttamento nel lavoro agricolo stagionale, fenomeno che continua a rappresentare una piaga nel mondo del lavoro, specie nei comparti che fanno largo uso di manodopera a basso costo.

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