5 Aprile 2024 - 10.29

NORD EST – Scoperto DJ sconosciuto al Fisco: evade 140 mila euro

L’attività di controllo economico del territorio svolta quotidianamente dalle Fiamme Gialle altoatesine, volta a garantire la libertà di iniziativa economica, la tutela del principio di libera concorrenza, nonché la salvaguardia dei diritti dei consumatori e degli imprenditori onesti, si estende ormai anche al monitoraggio del cosiddetto “ambiente virtuale”.

In particolare, l’analisi dei social network, inizialmente concepiti per facilitare le relazioni interpersonali tra gli utenti della rete ma sempre più utilizzati come strumento per promuovere attività economiche, può rivelare manifestazioni di capacità economica talvolta incoerenti con il reddito dichiarato al Fisco.

In questo contesto, i Finanzieri della Compagnia di Bressanone hanno scoperto che un Deejay, noto sul territorio altoatesino e dell’alto Garda, aveva omesso di dichiarare al Fisco oltre 143 mila euro, corrispondenti ai ricavi derivanti dai suoi servizi di intrattenimento musicale offerti a matrimoni e feste private.

Nonostante il trasferimento all’estero, il Deejay continuava ad esibirsi periodicamente nella sua provincia di origine, suonando nei castelli più rinomati e nei ristoranti più alla moda, talvolta in collaborazione con altri musicisti, e godendo di un notevole successo sui social media, come testimonia il suo elevato numero di follower, oltre 15 mila, e il cachet richiesto per ogni evento, circa 600 euro.

L’agenda ricca di eventi gli garantiva un guadagno annuo medio di circa 25 mila euro, con un picco di quasi 35 mila euro nel 2022, anno in cui sono state revocate le restrizioni legate alla pandemia, consentendo una piena ripresa delle attività economiche legate agli eventi e alle manifestazioni.

Grazie all’analisi dei dati di geolocalizzazione, dei tag e degli hashtag presenti nelle foto pubblicate sui social, i militari sono riusciti a ricostruire con precisione gli eventi ai quali il Deejay aveva partecipato e a identificare i clienti che lo avevano ingaggiato.

L’esame delle informazioni fornite dai committenti, unitamente all’analisi della documentazione rinvenuta durante il controllo fiscale e all’esame dei borderau, documenti che il gestore del locale è tenuto a compilare e trasmettere alla SIAE per ogni evento in cui è prevista la diffusione di musica dal vivo o registrata, ha permesso ai Finanzieri di quantificare l’ammontare dei guadagni non dichiarati al Fisco.

In alcuni casi, le prestazioni sono state completamente svolte in nero, mentre altre volte il Deejay ha emesso documenti fiscali con una partita IVA straniera, eludendo così l’obbligo di dichiarare i redditi in Italia, nonostante la normativa fiscale preveda che i guadagni dei musicisti siano tassati nel luogo in cui si svolge l’esibizione, ovvero nel territorio italiano.

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