28 Giugno 2024 - 10.43

NORDEST – Sequestro storico di droga: tenta di passare il confine con 104 kg di hashish

Un cittadino italiano di 55 anni, incensurato e residente da tempo in Germania, ha tentato di entrare in Italia attraverso il valico di Resia, convinto di eludere i controlli delle Forze dell’ordine. Tuttavia, si è imbattuto in tre pattuglie della Guardia di Finanza, impegnate in attività di controllo economico del territorio nei pressi del confine.

Sorpreso dalla presenza dei militari, l’uomo ha cercato di evitare il controllo con un’improvvisa inversione di marcia, nonostante fosse già incolonnato in una lunga fila di veicoli. Questo comportamento ha attirato immediatamente l’attenzione dei finanzieri della Compagnia di Merano e della Tenenza di Silandro, che hanno fermato l’auto per un controllo.

Le spiegazioni fornite dall’uomo, un misto di tedesco e dialetto siciliano, non hanno convinto i militari. Inizialmente, ha dichiarato di essersi accorto di aver sbagliato strada, ma questa versione è stata smentita dal suo navigatore satellitare, che annunciava l’arrivo imminente alla destinazione prefissata. Ha poi affermato di essere un turista diretto al lago di Resia, ma i finanzieri, analizzando il percorso impostato, hanno notato un tragitto particolarmente complicato e sospetto.

Partito da una località nei pressi del lago di Costanza il giorno precedente, l’uomo era entrato in Svizzera, aveva fatto inversione vicino al confine italiano, era ritornato in Germania e poi in Austria, per arrivare infine al passo Resia. Questo percorso insolito ha insospettito ulteriormente i finanzieri, che hanno deciso di far intervenire l’unità cinofila.

Serena, il vice brigadiere conduttore di Escot, un pastore tedesco antidroga di nove anni in servizio al Gruppo Bolzano, ha prelevato il cane dall’auto. Di fronte all’interesse mostrato dall’unità cinofila verso il bagagliaio, l’uomo ha cercato di giustificarsi dicendo di trasportare salsicce.

Tuttavia, all’interno dei quattro borsoni da palestra trovati nel bagagliaio non c’erano generi alimentari, ma 104 chili di hashish confezionati in panetti. Lo stupefacente e l’auto sono stati sequestrati, e l’uomo, nei cui confronti vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, è stato accompagnato alla Casa circondariale di Bolzano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Le indagini sono state immediatamente avviate per individuare la provenienza e i destinatari della droga, che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 3 milioni di euro.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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