Occupazione università – Donazzan: “Vicinanza a rettori e studenti che subiscono disagi a causa di violenti prevaricatori”
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazza
“Tutta la mia vicinanza – scrive – alle Rettrici dell’Università di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, al Rettore dell’Università Iuav di Venezia e a tutti i docenti e studenti che hanno subito disagi nell’esercizio dei diritti all’insegnamento e all’apprendimento a causa di violenti prevaricatori che hanno occupato le nostre Università. Risale a ieri sera l’ultima occupazione all’Università Iuav di Venezia. Provocazione, violenza verbale e fisica, sopraffazione: questo è quello che stanno facendo sedicenti studenti, gruppi politicizzati irrispettosi di cosa sia il diritto allo studio e il rispetto delle regole”.
Così l’Assessore all’Istruzione della Regione del Veneto con delega all’Università Elena Donazzan (FdI), che aggiunge: “Ciascun cittadino oggi dovrebbe ribellarsi ed indignarsi di fronte a questa violenza che riporta ai tempi bui della sovversione. Sappiamo che l’unico obiettivo di questi violenti è quello di cogliere una foto, un video dove i nostri poveri servitori delle Forze di Polizia e dell’Ordine sono costretti a difendersi passando poi per aggressori ad opera di una propaganda studiata nel dettaglio”, continua Donazzan.
“Noi siamo la società dei diritti e dei doveri, rappresentiamo le Istituzioni richiamando fino in fondo al rispetto di diritti e doveri. Nessuna tolleranza per questa intolleranza. Grazie alla Rettrice Daniela Mapelli dell’Università degli Studi di Padova, alla Rettrice Tiziana Lippiello dell’Università Ca’ Foscari e al Rettore dell’Università Iuav di Venezia Benno Albrecht per il coraggio dimostrato di fronte alle minacce più assurde e per la fermezza nel mantenere vivi e saldi i legami tra le nostre Università veneziane e il mondo scientifico di Israele. Venezia è città dalle profonde radici ebraiche ed il legame di amicizia tra Venezia e Israele non deve essere messo in alcuna discussione, meno che mai da chi giustifica la prevaricazione contro il diritto allo studio”.