Olimpiadi , Ciambetti: “Cinque cerchi targati Milano-Cortina, vince l’Italia del lavoro”
“Il Cio non solo ha premiato le più belle montagne del mondo, ma ha avuto detto che c’è una Italia del lavoro che può competere ai massimi livelli mondiali, una Italia che non teme confronti ed è un competitors di altissimo livello. Questa Italia, targata Milano-Cortina, dimostra che si può affrontare la sfida della modernità in modo ecosostenibile, ecocompatibile, a costi contenuti nel rispetto delle esigenze dell’ambiente, dei bisogni dei cittadini rispondendo alle necessità di uno dei più grandi eventi sportivi mondiali”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, commenta con questa parole l’assegnazione dei Giochi Olimpici alla proposta Milano-Cortina. “Onore alla Svezia e a Stoccolma: sono stati dei concorrenti formidabili. L’assegnazione a Milano-Cortina premia uno sforzo collettivo in cui la Regione del Veneto, con il suo presidente Luca Zaia, ha dato il meglio di sé assieme alla Lombardia e alle provincie autonome di Trento e Bolzano – ha detto Ciambetti – Un esempio straordinario di come si possa fare il bene di tutti esaltando le singole peculiarità: il risultato finale è frutto del gioco di squadra in cui ciascuno ha saputo fare la sua parte con entusiasmo e intelligenza. Il risultato finale non era scontato, anzi: la nostra proposta è riuscita a sconfiggere anche stereotipi e preconcetti, ma ha soprattutto acquistato consensi grazie alla sua forte carica innovativa e di qualità. L’idea vincente è stata quella di proiettare l’evento agonistico in un più vasto contesto ambientale e culturale. Non solo sci, ma anche attenzione alla natura e alla cultura: le grandi manifestazioni sportive non possono essere più eventi sfarzosi, colossal hollywoodiani che lasciano ferite nel territorio e creano disastri nei conti pubblici arricchendo pochi e impoverendo i più. Questa è la vera sfida dell’assegnazione a Milano-Cortina: fare, fare bene, lavorare, dar vita a un bell’evento sportivo, ma soprattutto essere rispettosi della natura, della realtà locale e del buon senso mettendo come fattore principale la lotta allo spreco e al consumo inutile: le nostre sono le Olimpiadi dell’economia circolare e adesso inizia la vera sfida”