6 Settembre 2024 - 17.17

Operazione Digos contro il gruppo neonazista AAST: obbligo di dimora per 24enne residente nel vicentino considerato uno dei leader del network. Un arresto nel Cagliaritano

La Polizia di Stato ha eseguito due misure cautelari nei confronti di membri del gruppo suprematista e neonazista AAST, un network di matrice accelerazionista attivo su Telegram. Arresti domiciliari per un cagliaritano e obbligo di dimora per un 24enne rumeno (che in base alle prime informazioni sarebbe residente a Quinto Vicentino)

Le operazioni sono avvenute tra Milano, Cagliari e Vicenza, coinvolgendo un ventenne di origine rumena e un diciottenne italiano. Il primo è stato sottoposto all’obbligo di dimora, mentre il secondo si trova agli arresti domiciliari. Entrambi sono stati indagati nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalle Procure di Milano e Cagliari, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, condotta dalla Digos e dall’Ucigos.

Il diciottenne, residente a Cagliari, è risultato coinvolto non solo in AAST ma anche nell’associazione terroristica suprematista The Base, nota per promuovere atti di violenza con finalità di terrorismo ed eversione per motivi di odio razziale. Già da minorenne, aveva manifestato una natura violenta: nel 2022 fu perquisito dalla polizia dopo aver minacciato un compagno di scuola con un coltello, poiché quest’ultimo lo aveva ripreso per aver inneggiato a Hitler.

Anche dopo il compimento della maggiore età, ha continuato a porre in essere condotte di discriminazione ed odio razziale, oltre ad ulteriori reati, quali pedo-pornografia, estorsione informatica nella sottospecie della “sextorsion”, furto dell’identità digitale con finalità estorsive.

È stato appurato, infatti, che l’indagato intrattiene una fitta rete di rapporti virtuali con altri internauti, tutti orbitanti attorno alla galassia suprematista, cercando di accreditarsi in questi ambienti attraverso la condivisione di contenuti propagandistici di stampo accelerazionista nonché attraverso la commissione sul territorio di alcune azioni delittuose, che successivamente invia agli amministratori dei gruppi che frequenta. In questo contesto il predetto, si è reso disponibile a dare attuazione al programma associativo nella propria città e nella propria nazione, informandosi e formandosi attraverso i percorsi di addestramento forniti dalle suddette organizzazioni sui canali Telegram dedicati e ha più volte cercato in Rete informazioni su armi come pistole, tonfa, balestre, taser, dissuasori e tirapugni, confrontandosi con altri internauti sulla modalità di reperimento di una pistola; inoltre, si è reso autore di tentata estorsione aggravata, violenza sessuale e pornografia minorile di nei confronti di vari soggetti tra cui una 15enne, chiedendo soldi con la minaccia di divulgare su WhatsApp immagini e video di natura sessuale che la riguardavano e costringendola a compiere in Rete atti sessuali e, successivamente, ad inoltrarli su Telegram in una chat di gruppo.

Per quanto riguarda il ventenne cittadino rumeno destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora, la complessa indagine svolta dalla Polizia di Stato di Milano  ha fornito ampi ed univoci riscontri circa la piena contiguità dell’indagato con il network AAST, dei cui canali lo stesso è attivo amministratore e del quale è stato addirittura nominato nuovo leader, a seguito del presunto arresto del precedente responsabile del gruppo. Il ventenne, sfruttando appieno un’evidente abilità da video e photo editor e mediante il costante sviluppo di un articolato network di account social è attivamente impegnato nella promozione del gruppo mediante la creazione e diffusione di contenuti di propaganda di chiara matrice suprematista, nazionalsocialista, antisemita/negazionista e filorussa, incitando al contempo i fruitori all’uso delle armi e di esplosivi artigianali – per la cui fabbricazione gli amministratori del gruppo, con evidenti finalità addestrative, diffondono numerosi manuali – da utilizzare per compiere azioni delittuose funzionali al raggiungimento dei fini del sodalizio, e svolgendo costante attività di proselitismo e reclutamento per il gruppo, individuando anonimi utenti da arruolare come credenti e soldati di AAST con il fine di “impiegarli” sia per azioni a basso impatto – come ad esempio lo squarcio degli pneumatici – contro i cd. “subumani”, non bianchi, islamici e nemici della causa – sia per condotte delittuose più gravi e strutturate o per svolgere a loro volta attività di propaganda e reclutamento.

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