“Oscar e la dama in rosa”, amicizia e dolore al Bixio
Una storia di amicizia, di dolore, di ricerca. Uno spettacolo per raccontare di un intreccio profondo tra l’amore e la morte. Andrà in scena sabato 19 aprile alle 21 al Teatro Spazio Bixio di Vicenza “Oscar e la dama in rosa”, tratto dal libro best-seller del drammaturgo francese Éric-Emmanuel Schmitt. In scena ci sarà la compagnia Teatro di Sabbia con Melissa Franchi e Mattia Bertolini. Lo spettacolo, presentato l’anno scorso al Festival Biblico, conclude la stagione “Frequenze dinamiche” del Teatro Spazio Bixio, realizzata con il sostegno di Regione del Veneto e il patrocinio dell’Amministrazione provinciale. Un ultimo appuntamento importante, dunque, per un cartellone ricco di eventi che ha registrato ottimi risultati per l’affluenza ed il consenso del pubblico. Una stagione, quella di “Frequenze dinamiche” concepita per accontentare fasce diverse di pubblico, non ultime quelle di bambini, anziani e adolescenti.
“Oscar e la dama in rosa” è un racconto lungo da leggere tutto d’un fiato. Si rivolge ad adulti e adolescenti: il linguaggio è estremamente semplice, la scrittura scorrevole – l’io narrante è un bambino di dieci anni –, e la tematica è affrontata con una profondità priva di pesantezza, che conserva tutta l’immediatezza e la spontaneità del pensiero infantile.
Eppure la vicenda narrata non ha nulla di leggero. Oscar si trova ricoverato all’ospedale: il suo soprannome (Testa d’Uovo) suggerisce lo stato fisico in cui l’ha ridotto la malattia; le operazioni alle quali si è sottoposto sono fallite. Solo Nonna Rosa, un’anziana volontaria che fa visita a Oscar, non indietreggia di fronte al bisogno di sincerità e chiarezza del ragazzino. Con lei è possibile parlare della morte, che per il piccolo malato rappresenta un’urgenza interiore da risolvere al più presto. Per gli altri, invece – per chi gli ha dato la vita o ha tentato in tutti i modi di salvarla- la morte di Oscar resta il volto della Gorgone: un mostro da cui distogliere lo sguardo fino all’ultimo. Dietro consiglio di Nonna Rosa, Testa d’Uovo decide di scrivere a Dio una lettera al giorno. Nel frattempo giocherà con la volontaria, immaginando con lei che a trascorrere non siano ore, ma anni, per immaginare e costruire la vita che non vivrà. A centodieci anni (dieci giorni dopo l’inizio del gioco) Oscar si addormenta.