Padova, bimba di 4anni colpita da malattia sconosciuta. L’appello: “Aiutateci a salvarla”
Il dramma di Giorgia Kus, bambina di 4 anni ricoverata all’ospedale di Padova, è iniziato quando aveva appena un anno. A raccontare la storia difficile di questa coraggiosa bimba e dei suoi amorevoli genitori è il ‘Corriere della Sera‘. Apprendiamo dall’articolo che la piccola ha accusato i primi sintomi quando aveva un anno: la mamma si è accorta che non riusciva a muovere il collo ed il braccio. La donna corre in ospedale, dove scompare la paresi, ma la piccola comincia a manifestare problemi a camminare.
Per Giorgia comincia un percorso medico che le permette di normalizzare la postura e tornare a camminare correttamente. Sembra che il peggio sia passato ma a giugno di quest’anno, mentre si trova a mare con la mamma, la bambina fatica a rialzarsi e camminare. La malattia si è ripresentata, la donna corre nuovamente in pronto soccorso dove le dicono che la figlia ha un’infiammazione del midollo spinale ed un edema alla base del collo.
Il percorso medico di Giorgia si tramuta in un calvario, nelle prime due settimane viene sottoposta ad una cura cortisonica che sembra funzionare ma la situazione peggiora in breve tempo. Dopo due settimane la bambina sta malissimo, ha la febbre e le braccia bloccate. La radiografia evidenzia un’ipertensione dei vasi sanguigni ed il cuore fatica a pompare il sangue. A quel punto i medici dell’ospedale di Trieste (città natia della piccola) la trasferiscono a quello di Padova, più attrezzato per casi simili.
Ciò nonostante la situazione non è migliorata, Giorgia è intubata dal 13 settembre e la situazione non sembra migliorare. L’ultima diagnosi è che la bambina possa essere affetta da una sindrome di Guillian-Barré ma da un ceppo sconosciuto. I genitori, Francesca e William sono in contatto con due specialisti di Boston e Roma e hanno lanciato un appello in rete affinché qualcuno possa trovare una cura per la loro bambina. Da mesi ormai vivono in affitto a Padova e vanno a trovare la figlia ogni pomeriggio. Ad aiutarli è stata un’amica di Francesca aprendo una pagina crowfunding, attraverso la quale 450 persone hanno donato 12.000 euro. Quel denaro servirà loro a sostentarsi in questo periodo difficile e pagare un’eventuale cura sperimentale