PADOVA – Non c’è più acqua: spente le fontane della città
A Padova, nonostante la pioggia degli ultimi giorni, la siccità imperversa e a cominciare da ieri sono state spente prima la fontana di piazza delle Erbe, seguite da quella della rotonda della Stanga e quella in Prato della Valle. Un provvedimento arrivato per combattere l’emergenza idrica dovuta alla siccità. Nell’ordinanza di Giordani si legge che è possibile innaffiare prati, giardini pubblici e privati, con qualsiasi mezzo o apparecchiatura solo dalle 24 alle 6, mentre fino alle 8 sarà permesso anche irrigare orti, pubblici e privati, esclusivamente sulle coltivazioni a scopo alimentare. Non è più permesso lavare piazzali e vialetti, salvo motivazioni di igiene pubblico. Non è consentito nemmeno lavare i veicoli in privato, prelevare acqua da fontane ornamentali, vasche da giardino, zampilli, qualora non dotati di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua. Esclusi poi gli usi dell’acqua potabile in agricoltura, floricoltura e zootecnia, oltre che per i servizi pubblici di igiene urbana, gli innaffiamenti dei campi da tennis in terra battuta e campi sportivi in terra battuta o in manto erboso e del verde di pertinenza ospedaliera, oltre a tutte le attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile e nei limiti di quanto autorizzato. Per chi non rispetta l’ordinanza è prevista una multa fino a 500 euro.