Pandemia e gioco d’azzardo: c’è un numero che vince, quello di Moica
IL N. VERDE 800608586 DI MOICA SI DIMOSTRA ANCORA VINCENTE SUL GIOCO D’AZZARDO!
Confermato per il quinto anno il progetto sviluppato da MOICA in Collaborazione con i Ministeri del Lavoro e della Salute sulla prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo; anche Vicenza protagonista con alcune iniziative. Alcuni dati e tendenze durante la pandemia COVID.
La dipendenza da gioco d’azzardo tocca da vicino molti destini, specie in questi tempi di scarsa fiducia nel futuro e difficoltà economica. MOICA Vicenza si impegna da tempo in questo campo con una serie di iniziative volte alla tutela delle famiglie. “Lo sguardo attento di donne sentinella in contrasto ad una dipendenza, che si sta diffondendo tramite Video Game a pagamento verso i giovani adolescenti, veicolandoli per formarli ad un futuro di giocatori d’azzardo”. Così descrive la situazione durante il periodo di Pandemia Giovanna Franchin Presidente MOICA Vicenza donne attive in famiglia e società. Ultima iniziativa in ordine di tempo organizzata da MOICA Vicenza una serata nel corso della quale sono stati presentati una serie di dati sul fenomeno e la sua evoluzione durante la pandemia ed il numero verde “IO RIESCO” al quale possono rivolgersi coloro che si trovano in difficoltà. Il numero verde “IO RIESCO” (IO Rete Integrata E Socio-sanitaria per il Contrasto e l’Opportunità di uscire dalla ludopatia) è pubblicizzato con particolare evidenza all’interno della guida pratica “Vicenza per le donne”, una pubblicazione con la quale il Comune di Vicenza presenta le iniziative offerte: al riguardo era presente alla serata l’Assessore del Comune di Vicenza con delega alle Pari opportunità avvocato Valeria Porelli, che ha illustrato i contenuti del fascicolo e gli interventi messi in campo a favore delle donne vicentine. I dati sul fenomeno del gioco d’azzardo durante la pandemia con particolare riferimento al vicentino sono stati presentati invece dal consigliere comunale di Vicenza Raffaele Colombara, attivo da anni sulla questione ed esperto della materia. Questo il suo intervento: “La pandemia con i suoi effetti ha modificato tanti nostri comportamenti sociali; indubbiamente non ha potuto fare a meno di incidere, pesantemente, anche sul fenomeno del gioco d’azzardo. In effetti questo anno e mezzo di pandemia ha segnato una cesura, un cambiamento per quanto riguarda un fenomeno, quello del gioco d’azzardo, che seguiva un percorso di crescita che si protraeva da alcuni lustri in costante crescita. Infatti, è impossibile ragionare oggi di quelle che sono le tendenze per quanto riguarda il gioco d’azzardo, sia a livello globale e nazionale, sia locale, senza tener conto di quelli che erano i trend ed i dati fino al 2019: in Italia, ricordiamolo, in un ventennio circa si era giunti fino ad un importo generale di giocato pari a 110 miliardi di euro all’anno, suddivisi all’incirca in 2/3 di gioco locale (sale dedicate, tabaccai, bar) ed 1/3 on-line. Questi i dati rilevabili fino al 2019, anno per il quale sono disponibili dati ufficiali diffusi dai Monopoli di Stato attraverso il libro Blu, anche per la nostra città e provincia. I primi dati ufficiosi relativi al 2020, oltre a mostrare un brusco ridimensionamento del giocato, che si riduce a circa 80 miliardi di euro in Italia, tornando ai livelli del 2011, mostra anche un altro significativo dato e cioè come il rapporto tra giocato locale e on-line si sia profondamente modificato, con una riduzione fino a quasi della metà per quanto riguarda il gioco fisico, mentre si assiste a una molto minore riduzione per quanto riguarda il gioco on-line, solo del 20% . Nel totale i due valori risultano oggi quasi uguali. Questi dati si riflettono anche per quanto riguarda la nostra città, nella quale si è sostanzialmente dimezzata la quota di giocato, passato dai circa 199 milioni di euro giocato nel corso del 2019 ai circa 100 del 2020. Questo è l’effetto della chiusura forzata delle sale gioco causata dalla pandemia, che ha avuto come conseguenza anche la chiusura definitiva di molti punti gioco. Altra conseguenza è stata che oggi il gioco fisico più diffuso sono diventate le scommesse del tipo Gratta e Vinci. Questi fatti hanno determinato alcune conseguenze, le principali delle quali sono in ambito fiscale e sociale. In ambito fiscale questa drastica riduzione del fatturato non ha avuto effetti proporzionali sull’erario, ma ben più profondi, perché mentre il gioco fisico ha una tassazione alta, quello on-line gode di una tassazione ben più bassa: questo come conseguenze ha portato a una drastica riduzione degli incassi per l’erario, quantificabili in circa l’11%. In ambito sociale, la riduzione dell’offerta di gioco fisico ha comportato una riduzione generale del gioco, che non si è automaticamente spostato sul gioco on-line. Questo dato conferma una volta di più quanto sempre sostenuto e cioè che all’aumento dell’offerta di gioco aumenta il numero dei casi di gioco problematico e di dipendenza. Ciò è rilevabile anche a livello locale, dove i dati dell’ULSS8 fotografano una significativa riduzione delle persone assistite durante il periodo pandemico a fronte della crescita continua registrata nel decennio precedente. E qui emerge il nodo principale che la pandemia ha messo in evidenza: la drastica riduzione degli introiti a livello fiscale sta causando un ripensamento delle politiche che in questi ultimi anni aveva portato a una forte diminuzione dell’offerta di gioco fisico, ricordiamo la forte diminuzione delle AWT e delle slot sul territorio. Riteniamo invece che la riduzione di gioco fisico sia una condizione da continuare a perseguire per contenere le situazione patologiche di tante giocatori e le conseguenze, anche in termini di costi sociali, ad esse connesse. È da sostenere pertanto la duplice iniziativa di MOICA che da un lato offre soluzioni concrete come il numero verde al quale i giocatori possono rivolgersi; dall’altro, rivolge un appello affinché Governo e Parlamento adottino provvedimenti in linea con la tutela generale della salute fisica e sociale dei cittadini e in particolare delle famiglie. In quest’ottica bisogna porre grandissima attenzione a quella che è la più importante tendenza che si sta sviluppando in questo periodo e cioè la convergenza tra gambling e gaming, cioè tra il mondo delle scommesse e i videogiochi, processo attraverso il quale si sta formando una generazione di giovani dipendenti; per intenderci, un’industria che è pari per fatturato a quella dei grandi colossi di Hollywood e attua meccanismi di coinvolgimento che sono i medesimi delle scommesse online”.