Parco della Pace o della Guerra? – Botta e risposta fra l’ex sindaco Rucco e l’Amministrazione Possamai
Riceviamo e pubblichiamo un botta e risposta fra l’ex sindaco Francesco Rucco (e la sua lista) e l’amministrazione dell’attuale sindaco Possamai sulla gestione del Parco della Pace.
Scrive l’ex sindaco Francesco Rucco
“Dopo il diniego di accesso da parte dell’Amministrazione Comunale, oggi, abbiamo tenuto una conferenza stampa all’ingresso del Parco della Pace. Abbiamo spiegato che i lavori per la parte verde del Parco della Pace sono ultimati; sono in corso i collaudi amministrativi. Un’amministrazione efficiente, fin dai primi giorni, avrebbe dovuto avviare una gestione transitoria dell’area ultimata, dando la possibilità ai cittadini di iniziare a vivere il Parco nelle aree naturalistiche. E ciò in attesa della fine dei lavori che richiederà un piano di gestione più complesso. Come previsto contrattualmente, la manutenzione del verde rimarrà per alcuni anni a carico della ditta appaltatrice. Abbiamo ribadito che il Parco per vivere deve avere delle funzioni ben precise (aree sportive, parco giochi per famiglie, aree di ristoro ecc.).
Altrimenti, si rischia di avere una “Cattedrale nel deserto”. Il video allegato, di recente pubblicato alla Triennale di Milano, dimostra lo stato del Parco della Pace e l’ultimazione delle opere per il verde urbano”.
Risponde per la maggioranza l’assessore al Parco della Pace, Leone Zilio
“Il consigliere Rucco sul Parco della Pace dovrebbe chiedere notizie all’ex sindaco Rucco, più che a noi. La verità è stata attestata, liberamente e in modo completo, dalla stampa che ha effettuato con noi un lungo sopralluogo dell’area, in una vera e propria operazione trasparenza che avevamo voluto fare perché i cittadini avessero contezza della situazione reale. I tecnici hanno confermato ciò che gli occhi e il buon senso già indicavano: che ci vorrà ancora del tempo per completare i lavori, e quindi per arrivare all’apertura in piena sicurezza. Per non parlare del ritardo più grave ereditato dai 5 anni dell’amministrazione Rucco, e cioè sul piano di gestione: tutto da costruire, perché non possiamo aprire un’area verde così grande – se anche fosse pronta – senza certezze su chi e come la gestirà.
Quanto al giardino centrale: qui si è consumato il vero stravolgimento del progetto originario, con invenzioni che snaturano il senso di questo parco che invece deve essere un attrattore straordinario. Stiamo lavorando, oltre che sul piano di gestione e il rapido completamento dei lavori, anche per capire in che misura potremo recuperare il vecchio progetto”.