PASSAGGIO A NORD – Alla scoperta di Posina e Laghi con il folletto Posenello
di Anna Roscini
Vive al mulino Main nei pressi del laghetto di Posina ed ama accompagnare i turisti a scoprire i luoghi più belli della Val Posina e le curiosità gastronomiche legate a questo meraviglioso territorio.
Posenello è un simpatico folletto, ideato dalla Fondazione Vivi la Val Posina, a cui piacciono i frutti del bosco, gli animali, la buona cucina e i tramonti sulle montagne. Custodisce i segreti di una terra che “molto può offrire a chi ricerca il piacere delle cose semplici e autentiche, come una passeggiata tra i boschi, la purezza dei corsi d’acqua, il rispetto e la cultura delle tradizioni popolari”. Adagiato tra i pendii del Pasubio e del Novegno, il comune di Posina conta ben 102 contrade sparse su un territorio molto vasto e ricco di sentieri.
Malgrado la sua piccola statura, Posenello è un gran camminatore: ama esplorare i boschi di rovere, faggio, ciliegio e castagno e ammirare paesaggi mozzafiato. È molto generoso e ha studiato ben quattro percorsi, di diversa lunghezza e difficoltà, per dare l’opportunità a tutti di scoprire le bellezze della sua terra. Il sentiero Posenello comincia proprio dalla sua casa al mulino Main: si tratta di un percorso ad anello di circa 4 km, adatto quindi anche ai bambini. Dopo un primo pezzo in leggera salita per raggiungere contrada Ressi, prosegue per un tratto in piano e, successivamente, in discesa nel bosco. Il sentiero delle contrade, della lunghezza di 8 km, è invece immerso nei boschi e permette di apprezzare la natura insieme ad alcune delle contrade più caratteristiche della Val Posina. Sempre della stessa lunghezza, il percorso dei laghetti della Val Posina è una strada secondaria di collegamento tra i due centri abitati di Posina e Laghi costruita durante la Grande Guerra: al termine di questo itinerario è possibile ammirare i laghetti che ebbero origine più di ottomila anni fa dopo l’ultima glaciazione, quando tutto il versante nord del monte Majo scivolò in blocco verso il basso ostruendo la Val di Ferro.
Laghi,
il comune più piccolo del Veneto
Posenello
ci porta, con il percorso dei vecchi mulini, a visitare anche il
comune più piccolo, per numero di abitanti, del Veneto. Laghi si
trova nel cuore delle Prealpi vicentine e si estende sull’alta Val di
Ferro, tributaria della Val Posina, a ridosso dei massicci montuosi
del Monte Toraro e di Monte Maggio. Dopo avere superato la chiesa di
San Barnaba, si costeggia per buona parte il torrente Zara fino ad
incontrare alcuni manufatti di archeologia industriale, come la
calcara, una specie di grande forno in muratura per la produzione
della calce, utilizzata un tempo come malta per le pietre da
costruzione e l’intonacatura degli edifici. Data la posizione
periferica e la lontananza dai grandi centri urbani, le comunità di
montagna al tempo erano costrette a sviluppare attività capaci di
soddisfare il fabbisogno interno, tra cui appunto la produzione di
materiali per l’edilizia. Durante la camminata, in vista di
contrada Lorenzi, troviamo sulla sinistra una piccola costruzione in
muratura: si tratta di un’ex centralina idroelettrica gestita
dall’Industria elettrica Zanella-Lorenzato fondata nel 1922. La
centralina produceva energia traendola dalla forza di caduta
dell’acqua che veniva raccolta da sorgenti localizzate in zona
Sette Fontane, sul versante boscoso. Nei pressi di contrada Molini si
può scorgere invece sulla destra l’edificio della vecchia segheria
di Rosin, in funzione fino alla fine degli anni ˈ70. La segheria
funzionava con l’acqua del torrente convogliata alla ruota da due
canalette. Sulla sinistra invece possiamo notare un vecchio
caseificio turnario: in base alla quantità di latte che ogni socio
allevatore portava, veniva fatto il formaggio a turno. Presa la
strada che porta all’ex cimitero militare austro-ungarico, si risale
tutta via dei Vanzi fiancheggiando il torrente e si entra in contrada
Vanzi. Si prosegue, attraversando un bel bosco, fino in contrada
Galgara. Dall’alto si può scorgere il paesino e la chiesa che si
specchia nei due piccoli laghi. La via del ritorno prosegue su strada
asfaltata quasi fino a contrada Roteche, per poi terminare nella
piazza del paese.