PASSAGGIO A NORD – Orto sul balcone di casa: come coltivare in vaso
Un balcone, un terrazzo, un davanzale: in ogni casa c’è posto per un po’ di verde. Mai come in questi tempi abbiamo sentito il bisogno di profumi e colori che infondano allegria ai nostri ambienti e risveglino i nostri spiriti. Mai prima d’ora avevamo sentito così intensamente l’esigenza di toccare con mano quella primavera che vediamo dalle finestre e che si dimostra, in tutta la sua bellezza, simbolo della rinascita e della speranza. Perché non fare entrare allora il verde dentro casa? Al contrario di quanto spesso erroneamente si pensa, l’orto non è solo un privilegio di chi possiede una grande casa con giardino: sono tantissime le piante che si possono coltivare sul terrazzo, senza troppe difficoltà. Dalle erbe aromatiche, ideali per insaporire i nostri piatti, alle più svariate piante commestibili da foglia, da fiore, da frutto e da radice: con un po’ di impegno e pazienza la vostra casa potrà diventare una piccola dispensa a chilometro zero.
Primi passi per un orto sul
balcone
Prima
regola: ad ogni pianta il suo vaso. Ricordate che i contenitori dovranno avere
dimensioni proporzionate a quelle che potrà raggiungere l’ortaggio o il frutto
ospitato. Nel dettaglio, se piante come melanzane, patate e cetrioli
preferiscono contenitori di 40-50 cm per 30-40 cm di altezza; altre come
cicorie, sedani ed erbe aromatiche si accontenteranno di 20-30 cm per 15-20 cm
di profondità. I vasi, se possibile, dovranno essere ben drenanti con fori sul
fondo così da evitare i ristagni di acqua. In questo modo, potrete bagnare le
piante dal sottovaso evitando il rischio che insorgano malattie fungine sulle
foglie dovute alla presenza di umidità. A proposito dell’innaffiatura: una
volta trapiantate le piante, è importante irrigare bene il terriccio (quello
nuovo ci mette un po’ di più ad inumidirsi) e tenere monitorato lo stato della
terra (solo quando è chiara e asciutta, tornate ad irrigare). Non bisogna
dimenticare che sui nostri terrazzi, specie in estate, le temperature possono
essere piuttosto alte e quindi anche le nostre piante avranno bisogno di essere
irrigate con più frequenza; se possibile al mattino presto o al tramonto, di
modo che l’acqua non evapori al sole. Per quanto riguarda la qualità del
terriccio non risparmiate: potete comprare un terriccio tradizionale già
fertilizzato o un terriccio bio già concimato. Sul fondo del contenitore,
dovrete poi aggiungere dell’argilla espansa per favorire il deflusso dell’acqua
in eccesso. Al terriccio potete anche aggiungere della sabbia a grana grossa
(il 10% circa del totale) per drenare più facilmente l’acqua. Ricordate che
anche la distanza tra una pianta e l’altra gioca un ruolo fondamentale: per
crescere bene, ogni pianta ha bisogno di un suo spazio vitale. Non solo, se
volete un raccolto rigoglioso non dimenticate che alcune piante si vogliono
bene, altre invece si fanno la guerra: attenti perciò agli abbinamenti perché
non tutti gli ortaggi sono fatti per stare vicini.
Dieci piante da coltivare sul
terrazzo di casa
Se
non sei un coltivatore esperto, è meglio scegliere varietà a crescita rapida
che si adattino facilmente alla vita in vaso e sul balcone. Per prima, la lattuga:
se trapiantata in un vaso, alto dai 20 ai 30 cm e largo almeno 40 cm, potrà
essere raccolta già dopo 30 o 50 giorni. Trapiantate le piantine mantenendole a
una distanza di almeno 30 cm l’una dall’altra e innaffiatele regolarmente.
Cercate di porle in un luogo soleggiato, ma fate attenzione all’eccessivo
calore perché potrebbe bruciarle. Per crescere bene la zucchina ha bisogno di un contenitore profondo
almeno 20 cm e largo circa 30 cm. Dai 40 ai 60 giorni dopo il trapianto, la
pianta comincerà a produrre i primi frutti e continuerà per almeno due mesi.
Fate in modo che questa pianta abbia sempre molta luce a disposizione e sia
innaffiata spesso. Ne esistono moltissime varietà, ma quelle a taglia bassa
sono le più adatte alla coltivazione in balcone. Ottimo per preparare il pesto alla genovese, il basilico richiede un
contenitore profondo almeno 20 cm e largo minimo 10 cm. Già dopo 30 giorni dal
trapianto, inizierà a produrre le prime foglioline pronte al consumo.
Ricordatevi di posizionare i vasi in un angolo abbastanza soleggiato. Il prezzemolo ha bisogno di un vaso alto circa 30 cm e largo almeno
20 cm. A 40-60 giorni dal trapianto, le foglie sono pronte da raccogliere.
Anche qui, per favorire il processo di crescita, mettete il vaso in una zona
soleggiata. Per le fragole è invece meglio utilizzare contenitori singoli,
profondi 40 o 50 cm e larghi almeno 20 o 30 cm. Le piantine cominceranno a
produrre i loro primi frutti dai 50 agli 80 giorni dopo il trapianto. Non
dimenticate che necessitano di molto sole e di un terreno sabbioso e ricco di
sostanze organiche.E ancora, per crescere bene i pomodori hanno bisogno di vasi
profondi almeno 30 o 40 cm e larghi circa 20-30 cm. Dopo 80-90 giorni dal
trapianto, faranno capolino i primi pomodori pronti ad arricchire le vostre
insalate estive. Durante il periodo della crescita, dovrete innaffiare il
terreno almeno due volte alla settimana e fare attenzione allo stato delle
foglie: se sono spente o raggrinzite dovrete aumentare la quantità d’acqua.
Essendo una pianta poco esigente, anche la rucola si adatta benissimo
alla coltivazione in vaso e può stare anche in un contenitore medio-piccolo.
Unica accortezza: non seminarla troppo fitta e lasciare degli spazi che
permettano di bagnare la terra senza irrigare direttamente le foglie, favorendo
così il ricircolo d’aria. Per le carote e le cipolle occorrono contenitori profondi almeno
30 cm e un terriccio molto leggero. Saranno già pronte da raccogliere dai 40 ai
60 giorni dopo il trapianto. Per ultima, la menta: si adatta facilmente a tutti i tipi di clima e
richiede un contenitore dal diametro di almeno 45 cm. In questo modo, potrete
avere foglie di menta fresca sempre a portata di mano per la preparazione di
cocktail, aperitivi, tisane e sciroppi.