Pedemontana, Zaia: “Nel 2020 apriranno altri 15 km, da Malo a Breganze in 7 minuti”
La Giunta regionale, con una propria delibera approvata nell’ultima seduta, ha dato il
via libera all’apertura di altri 15 chilometri della Superstrada Pedemontana Veneta, che
avverrà all’inizio del 2020.
Si tratta del percorso che va da Malo allo svicolo con la A31, raccordandosi con
quanto già in esercizio. Inoltre verrà aperto anche il casello di Breganze. In questo
modo si potrà entrare in Pedemontana a Malo, oltrepassare la A31 o svincolare sulla
stessa, arrivare sino al casello di Breganze e uscire sulla strada provinciale
“Gasparona” e viceversa.
La decisione è stata assunta alla luce del fatto che il Concessionario dell’opera ha
comunicato la possibilità di poter aprire al traffico una nuova tratta funzionale di
Pedemontana all’inizio del nuovo anno. La Giunta veneta ha contestualmente
approvato la bozza di contratto relativo, nella quale, in completa analogia con quanto
concordato per la prima tratta aperta il 3 giugno, si stabilisce che non vi saranno costi
per la Regione. Anche questa volta, infatti, il canone di disponibilità sarà pari al ricavo
da pedaggio.
“Si andrà da Malo a Breganze in 7-8 minuti – dice con soddisfazione il Presidente
della Regione Luca Zaia – percorrendo circa 15 km in totale, che aggiungono un
importante tassello al completamento della più grande infrastruttura viaria in
costruzione oggi in Italia. Sin dall’inizio – ricorda Zaia – avevamo preso l’impegno di
aprire singoli tratti di questa grande realizzazione mano a mano che fossero stati
completati e stiamo mantenendo la promessa, nonostante vari tentativi di metterci il
bastone tra le ruote.
“La Pedemontana – aggiunge il Governatore – è un’opera che vale un punto e mezzo di
Pil nazionale, su cui abbiamo lavorato nel segno della totale trasparenza, coinvolgendo
di volta in volta la Corte dei Conti, l’Avvocatura dello Stato e l’Autorità
Anticorruzione, ed esercitato ogni tipo di controllo previsto dalle leggi. Un’arteria che
andrà a servire l’area industriale più importante e più urbanizzata del Veneto,
mettendo in sicurezza la mobilità nel territorio e realizzando collegamenti veloci tra le
nostre città. Non è una partita della politica, è la partita di un’intera comunità”.