Per il Giudice di Pace a Vicenza si aspetta fino al 2026, a Bassano il 2027. Delmastro: “Tocca al CSM”

Riprendiamo e pubblichiamo questa notizia diffusa da Agenzia Dire sulla carenza di Giudici di Pace a Vicenza e Bassano.
Venezia, 27 febbraio 2025 – L’interrogazione fu presentata esattamente un anno fa, a febbraio del 2024, “e a distanza di un anno la situazione è totalmente identica”. Oggi se un avvocato iscrive una causa davanti al giudice di pace di Vicenza, ottiene la prima udienza a settembre 2026; se lo fa davanti al giudice di pace di Bassano, ottiene un’udienza al novembre 2027. “Questi sono i dati aggiornati a ieri. È una situazione assolutamente inaccettabile, è del tutto evidente. Tra l’altro, fra la prima udienza e la successiva udienza endoprocedimentale, passa un termine ulteriore fra i sei e i nove mesi. Evidentemente, quindi, ci sono tanti sforzi ma non è cambiato niente. Speriamo che qualcosa migliori”. Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia, e avvocato, evidenzia tutto questo dopo aver sentito la risposta del Governo sulla carenza di giudici di pace nel circondario del Tribunale di Vicenza. Una risposta, non fa sconti l’azzurro, che per quanto riguarda la questione della competenza del ministero e del Csm “mi sembra un po’ pilatesca. È evidente che è il Csm che dà le dotazioni, però se non ci sono a monte i candidati la questione non si risolve. È bene che ci siano queste assunzioni, ma evidentemente dobbiamo fare ancora tanta strada per risolvere i problemi vicentini”.
Tra l’altro il tema dei giudici di pace non tocca solo Vicenza “perché all’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente della Corte d’appello ha detto che è un problema generale di tutto il distretto”. Ad ogni buon conto, “non posso che prendere atto di quelli che sono gli sforzi del Governo, dichiarare che ci affidiamo al buon cuore perché si arrivi a una soluzione”. Ma se l’intenzione del Governo è aumentare anche le competenze dei giudici di pace, l’incrocio di carenze, più competenze, riordino dei territori, allora questo “ci preoccupa largamente”, ha concluso Zanettin.
Ma cosa aveva detto a Zanettin il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove? Che a Vicenza sono effettivamente presenti quattro giudici su nove in organico e a Bassano del Grappa uno su cinque. Ma l’assegnazione dei giudici onorari “rientra nelle attribuzioni devolute al Consiglio superiore della magistratura, che esula dalla diretta competenza del ministero della giustizia”. Così come ci sono delle dotazioni organiche fissate per decreto dei giudici onorari di pace e dei vice procuratori onorari: 6.000 unità “senza individuare specifici contingenti numerici per le due tipologie di incarico onorario” (prima erano 8.000, 6.000 giudici di pace onorario e 2.000 viceprocuratore onorario). “Allo stato la gestione degli organici del personale della magistratura onoraria resta ancorata alle disposizioni che rimettono al ministero della Giustizia la competenza per la determinazione delle piante organiche del personale addetto agli uffici del giudice di pace e al Csm l’individuazione dei contingenti assegnati ai Tribunali, Got, o alle Procure, Vpo”. In ogni caso “sull’attuale assetto e sul riparto di attribuzioni tra ministero e Csm, la rideterminazione della dotazione organica dei Got e dei Vpo potrà essere effettuata solo all’esito delle procedure valutative, di esclusiva pertinenza dell’organo di autogoverno della magistratura”, cioè il Csm.
Ciò chiarito il sottosegretario ha aggiunto che sul personale amministrativo, nel distretto di Venezia, rispetto a una pianta organica di 1.918 unità, sono coperti 1.204 posti (37,2%, più della media nazionale). La percentuale di scopertura scende al 15% considerando il personale distaccato e comandato e il personale assunto a tempo determinato nell’ambito del Pnrr. A Bassano su sei giudici di pace ce ne sono quattro, a Vicenza cinque su 12. In più mancano alcuni profili ‘tecnici’.
Delmastro ha però ricordato a Zanettin l’accordo Regione Veneto-ministero della Giustizia che permette a quest’ultimo di attingere a graduatorie della Pa in regione per reperire le figure che mancano e sono in atto “interlocuzioni per l’attingimento dalle graduatorie del Comune di Vicenza per assumere ulteriori unità di personale”. In Veneto inoltre si procederà all’assunzione di 30 unità di area assistenti e di 11 unità di area funzionari. E resta “l’impegno del ministero della giustizia volto a sopperire quanto più possibile alle carenze del personale amministrativo che di certo determinerà effetti positivi anche in relazione all’organico degli uffici giudiziari del circondario di Venezia”.