PFAS – Bottacin sul ministro Costa: “Ponga limiti nazionali”
“Se fosse un gran premio il ministro Costa sarebbe già stato doppiato. È sempre fermo a quanto detto mesi fa. Siamo stanchi di annunci. È ora di fissare limiti nazionali sui PFAS.” Così l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin commenta le dichiarazioni del confermato ministro Sergio Costa a margine dell’audizione davanti alla Commissione Ecomafie.
Il ministro ha annunciato l’istituzione di una cabina di regia nazionale per definire un quadro dell’entità dell’estensione della contaminazione da PFAS e la creazione di un gruppo tecnico ai quali affidare il compito di fissare i valori limiti allo scarico. Il ministro ha affermato anche che, attraverso l’avvocatura dello Stato, provvederà a costituirsi parte civile nel processo penale nei confronti dei vertici delle società, al fine di ottenere un risarcimento del danno ambientale provocato nell’area soggetta alla contaminazione da PFAS dell’ex-Miteni di Trissino.
“Ricordo che nel procedimento la Regione del Veneto, ritenendosi parte lesa, si è costituita parte civile ancora prima che la Procura chiedesse il rinvio a giudizio – prosegue Bottacin – ben venga, dunque, la decisione del ministro, ma se nel frattempo si decidesse a porre i limiti nazionali, forse avremmo più possibilità di ottenere un esito favorevole nel processo.”
“Nonostante proclami e promesse, – precisa l’assessore regionale all’ambiente – ad oggi, dopo 15 mesi di richieste formali e solleciti, non c’è nulla. È dalla primavera che sentiamo parlare di cabina di regia e commissione tecnica, delle quali il Veneto fa parte. Le convochi e fissi questi limiti.”
“Gli alibi sono ampiamente finiti – conclude Bottacin – per affrontare seriamente il problema PFAS servono i limiti nazionali. Ed il ministro ha tutti gli strumenti per farlo.”