Poliziotti arrestati a Verona, altri 17 agenti indagati. Piantedosi: “Episodi di enorme gravità”
Sono 17 gli altri indagati nell’inchiesta della Procura di Verona su episodi di torture, maltrattamenti e peculato che ieri hanno portato all’arresto di cinque poliziotti in servizio alle Volanti della Questura.
Nei loro confronti la Procura della repubblica scaligera ha avanzato al gip Livia Magri l’applicazione di misure interdittive, come la sospensione dal servizio o il trasferimento d’ufficio.
Pugni, calci, umiliazioni e “sadiche torture” con l’utilizzo dello spray al peperoncino. Poi i racconti divertiti al telefono, le parole di vanto con la fidanzata dei pestaggi in Questura. Sono alcuni dei particolari che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere cinque poliziotti di Verona. In più di un’occasione le vittime, stando a quanto ricostruito, oltre a essere picchiate, sarebbero stato umiliate: gli agenti avrebbero negato loro il bagno e le avrebbero costrette a rotolarsi nell’urina sul pavimento.
«Le vicende che emergono dall’inchiesta di Verona, ove fossero confermate, sarebbero di enorme gravità, lesive innanzitutto della dignità delle vittime ma anche dell’onore e della reputazione di migliaia di donne e uomini della Polizia di Stato che quotidianamente svolgono il proprio servizio ai cittadini con dedizione e sacrificio». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che «la magistratura e la stessa Polizia di Stato faranno piena chiarezza su quanto avvenuto».