2 Febbraio 2022 - 16.48

Prima serata di Sanremo: i voti… Per Fiorello 11!

Ieri prima e attesa serata di Sanremo 2022. Come ogni anno ogni testata distribuisce voti a destra e a manca. Lo facciamo pure noi, senza l’ambizione di essere trend-setter come tanti colleghi. Un simpatico gioco per gli appassionati della kermesse più amata dagli italiani.

AMADEUS: 7

A lui il merito di aver rinnovato il parco cantanti accostandolo a vecchie glorie in un vivace mix. Senza ‘spalle’ sul palco sarebbe meno interessante di una bolletta luce-gas, ma con i giusti ingredienti sa dare il giusto ritmo.

ORNELLA MUTI: 5

L’attrice sex symbol degli anni ’80 è apparsa impacciata e poco incisiva. I suoi intervalli abbastanza noiosi e inconsistenti. Forse a causa dell’emozione. Non sono frequenti le sue presenze in TV. Forse la sua presenza è stata usata male. Le interviste con imbarazzati silenzi di Amadeus… imbarazzavano

MANESKIN: 10

Amadeus li ha ringraziati come se avessero fatto un favore partecipando. Ma chi partecipa, lo ricordiamo, viene pagato. In ogni caso superbi. Toccante l’interpretazione di Coraline. La bellezza e l’orgoglio di avere per una volta ospiti internazionali che sono italiani

FIORELLO: 11

Senza di lui il palco sarebbe paragonabile a un funerale in Scozia. Bravo, geniale, incontenibile, sempre fresco. Un fuoriclasse che ha tenuto alto il ritmo. La gag sui no vax è stata esilarante. Ha ravvivato l’idolo Berrettini in balia delle ovvietà di Amadeus.

ACHILLE LAURO: 9

Eccessivo come sempre, ma la sua voce alla Smashing Pumpkins piace. Soprattutto, se dovesse finire all’Eurofestival vincerebbe a man bassa.

YUMAN: 5

Inconsistente il suo stentato groove. Chiediamo un giudizio a quelli che hanno compreso le parole della canzone. Potrebbe stupirci con una seconda esibizione

NOEMI: 5

Bella canzone, ma non è il suo genere. Non ci siamo con la voce che, apparsa sofferente, è stata sovrastata dall’orchestra

GIANNI MORANDI: 9

Sembra ancora un ragazzino e la sua canzone con il sounding anni ’60 è stata una ventata di freschezza. Critica divisa. Ma il suo brano davvero ci riporta negli splendidi anni ’60 carichi di speranza.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA: 7,5

Piace. A lei il merito (o demerito) di aver sdoganato la parola ‘culo’ a Sanremo. Accusata dai giornali di destra di aver portato il comunismo sul palco per il pugno chiuso. Bella voce e refrain a rischio tormentone.

MICHELE BRAVI: 5

Inconsistente. Narrativa drammatica abbastanza noiosa.

MASSIMO RANIERI: 7,5

L’età si sente nella voce, che però rimane bella e inconfondibile nelle note medio basse. Bel testo portato con incredibile eleganza

MAHMOOD E BLANCO: 9

Canzone da brividi interpretata con grande feeling sul palco. E’ la favorita

ANA MENA: 2

Canzone brutta e molto simile ad Amandoti di Gianna Nannini in versione trash neomelodica. Un orrore. I social stanno esplodendo con riferimenti a ipotetico plagio.

RKHOMI: 7

Sorpresa. Pop, rock e rap portati sul palco con un mix in crescendo e un grande arrangiamento orchestrale.

DARGEN D’AMICO: 9

Ci è già entrata in testa la sua canzone. Un tormentone. Quindi obiettivo centrato. Voto in controtendenza rispetto alla critica di numerose testate.

GIUSY FERRERI: 5

La graffiante è stata poco graffiante. Il suo stile vintage con megafono non ha particolarmente impressionato e la sua canzone

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