Processo PFAS – Dalla Regione: Miteni conosceva tossicità Pfas nel sangue prima del 2013
L’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, incaricato dalla Regione del Veneto per
la Costituzione di Parte Civile dell’Ente nel processo penale per la vicenda PFAS, comunica quanto segue:
Nella giornata di oggi si è celebrata una nuova udienza del processo avanti alla Corte d’Assise di Vicenza per l’inquinamento da PFAS nei confronti dei vertici di Miteni S.p.A. È proseguita l’audizione della Dott.ssa Francesca Russo, responsabile della Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria della nostra Regione, esaminata innanzitutto dall’Avv. Fabio Pinelli, difensore della parte civile costituita Regione Veneto.
La Dott.ssa Russo ha evidenziato gli elementi da cui si può comprendere la consapevolezza in capo alla società della tossicità dei PFAS già in momento precedente al 2013. In particolare, la circostanza che la Miteni abbia svolto sin dai primi anni 2000 analisi sui propri lavoratori proprio per monitorare la presenza nel sangue delle sostanze perfluoroalchiliche, di cui già gli studi internazionali indicavano la nocività per l’organismo. Altrettanto, l’esame si è soffermato sugli esiti delle analisi condotte dalla Regione e, nello specifico, dal Servizio Epidemiologico Regionale, dal Dott. Enzo Merler e dalla Dott.ssa Paola Facchin per quanto riguarda la correlazione tra l’esposizione ai PFAS e i dati clinici che mostrano l’aumento dell’incidenza statistica nella popolazione esposta della mortalità, della prevalenza di determinate patologie (ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, dislepidemia e malattie tiroidee).
Il procedimento è stato rinviato al prossimo 28 aprile, alle ore 9.30, per l’esame del Dott. Domenico Mantoan e del Mar. Manuel Tagliaferri del Nucleo Operativo Ecologico di Treviso, che ha condotto le indagini.