2 Aprile 2024 - 15.13

Pronto Soccorso di Santorso: attivati 9 “percorsi brevi”

Sono stati attivati in questi giorni all’Ospedale di Santorso 9 “percorsi brevi” per la presa in carico specialistica tempestiva dei pazienti che necessitano di una valutazione urgente per selezionati problemi minori dopo valutazione medica. I 9 percorsi riguardano altrettante specialità: Chirurgia Generale, Dermosifilopatia, Diabetologia, Oculistica, Maxillo-Facciale, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Radiologia e Urologia.

D’ora in avanti dunque i pazienti con un’impegnativa U (urgente, ovvero entro le 24 ore) per determinate patologie prestabilite non dovranno più recarsi in Pronto Soccorso per poi accedere alla visita specialistica, come accadeva in passato, ma potranno rivolgersi direttamente al Cup dell’ospedale oppure al “Mini-Cup” nel poliambulatorio: qui saranno registrati e indirizzati direttamente alla sede della visita negli orari previsti.

In questo modo il vantaggio è duplice: da una parte si garantisce ai pazienti un accesso più diretto, senza passare per il Pronto Soccorso, dall’altra si riduce l’affollamento di quest’ultimo (nel 2023 gli accessi al PS di Santorso sono stati 68.900, +4.100 rispetto all’anno precedente).

«Finora i pazienti con impegnativa U venivano registrati al Pronto Soccorso tramite triage e poi indirizzati dal medico del Pronto Soccorso agli specialisti, attendendo nel frattempo il loro turno all’accesso e in lista d’attesa come codice bianco – spiega la dott.ssa Giulia Castiglione, direttore del Pronto Soccorso di Santorso. Ciò significava una perdita di tempo per l’utenza, ma anche un aumento di carico sia infermieristico (al triage) che medico successivamente. Non dimentichiamo che la prima presa in carico avviene già all’accettazione, quando gli operatori sanitari del triage valutano le problematiche e la sofferenza del paziente per assegnare il codice colore di priorità. In questo modo non solo si ridurranno in generale le attese ed il sovraffollamento delle sale d’attesa, ma si ridurrà anche il rischio di ritardare il triage dei pazienti con accesso spontaneo in Pronto Soccorso che magari hanno patologie da trattare immediatamente».

Naturalmente per l’accesso con priorità U ai percorsi brevi l’ULSS 7 Pedemontana ha definito uno specifico protocollo che è già stato comunicato ai Medici di Medicina Generale: «L’attivazione di tali percorsi rientra nell’ambito delle disposizioni operative della Regione Veneto finalizzate a rendere più efficiente e snella l’attività dei Pronto Soccorsi – spiega il dott. Antonio Di Caprio, Direttore Sanitario dell’ULSS 7 Pedemontana -. La priorità U viene utilizzata per situazioni senza rischio per le funzioni vitali ma con necessità di valutazione e trattamento in tempi brevi per l’importanza dei sintomi o per un elevato rischio di evoluzione negativa del problema di salute. Per questo motivo, i percorsi brevi identificati non riguardano qualsiasi patologia, ma solo situazioni ben precise che abbiamo identificato e stabilito mediante un protocollo aziendale che è uniforme per tutti gli ospedali della nostra Azienda; anche per la Radiologia l’accesso tramite il percorso breve è limitato ad alcuni specifici esami».

Va ricordato inolte che all’interno di ciascuna specialità per i percorsi brevi sono state identificate specifiche fasce orarie ambulatoriali, dal lunedì al venerdì, previo accesso tramite Minicup o CUP: nel caso in cui il paziente si presenti negli orari in cui il servizio è attivo viene visitato immediatamente, altrimenti viene invitato a ripresentarsi il giorno dopo (rispettando comunque le 24 ore). A questo riguardo il Medico di Medicina Generale, al momento della prescizione, potrà indicare al paziente anche gli orari di attivazione del “percorso breve”.

«In questo modo – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza – uniformiamo il modello organizzato nei nostri Pronto Soccorso, introducendo anche a Santorso una modalità operativa già presente a Bassano, dove l’attivazione dei percorsi brevi per le prestazioni urgenti senza transitare per il Pronto Soccorso ha dato ottimi risultati. Questo conferma una volta di più l’importanza di condividere all’interno delle nostre strutture le best practices di volta in volta implementate, a beneficio di tutti i nostri pazienti e dell’uniformità degli standard di presa in carico. Allo stesso tempo dimostra anche la nostra attenzione e il nostro impegno nel migliorare l’accessibilità nei Pronto Soccorso, che sappiamo essere un servizio particolarmente delicato nella gestione e fondamentale per i cittadini. Proprio ai cittadini, però, rivolgiamo anche un appello a utilizzare il Pronto Soccorso in modo oculato, evitando accessi per richieste in realtà differibili: il servizio di emergenza-urgenza è patrimonio di tutti e tutti possono beneficiarne al meglio se vengono rispettati i fondamentali criteri di appropriatezza. Ricordiamo a questo riguardo l’importanza delle Medicine di Gruppo, che grazie alla condivisione delle cartelle cliniche permettono di essere visitati anche se il proprio medico non è disponibile, e del servizio di Continuità Assistenziale, attivo in orario notturno e nei fine settimana e che proprio nell’Alto Vicentino è stato recentemente potenziato con la riapertura della sede di Schio».

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