Prostituzione – Il questore chiude tre centri massaggi cinesi a Vicenza e Bassano: trovata ragazza nuda con cliente
Nella giornata di ieri, disposta dal Questore della Provincia di Vicenza Paolo SARTORI,è stata effettuata una operazione di Polizia estesa a tutto il territorio provinciale – in particolare nei Comuni di Vicenza e di Bassano del Grappa – finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati in generale e, nello specifico, mirata a tenere monitorato il fenomeno della prostituzione esercitata con la copertura di altre attività commerciali, nonché a sanzionarne gli eventuali aspettidelinquenziali che ad esso sono strettamente correlati.
Dopa aver proceduto ad un attento monitoraggio, anche attraverso l’analisi dei siti internet presenti sul web contenenti annunci dedicati a pubblicizzare forme occulte di prostituzione, gli Agenti delle varie Divisioni della Questura hanno effettuato specifici controlli su tutto il territorio della Provincia di Vicenza. Le attività di controllo hanno riguardato anche i clienti.
Nel pomeriggio di ieri, pertanto, Personale della Divisione di Polizia Amministrativa e della Squadra Mobile della Questura, del Commissariato di Bassano del Grappa, delle Polizie Locali di Vicenza e Bassano, dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, dei Vigili del Fuoco e del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ULSS 8 e dell’ULSS 7 hanno effettuato una serie di ispezioni simultanee in 3 Centri Massaggi dislocati nel Capoluogo ed a Bassano del Grappa.
I Centri Massaggi ispezionati – gestiti tutti da cittadini cinesi – si trovano, rispettivamente, a Vicenza in Strada Cà Balbi, a Vicenza in Via Divisione Folgore ed a Bassano del Grappa.
Gli accertamenti e le attività informative hanno consentito di stabilire che all’interno dei Centri massaggi venivano prospettate prestazioni sessuali pubblicizzate con invitanti annunci pubblicitari online, corredati di fotografie, su siti dedicati ad accompagnatrici ed escort: nel dettaglio, a seguito di annuncio con foto e testo espliciti per il tipo di “servizio” proposto, il cliente veniva invitato – a seguito di contatto telefonico – presso uno dei Centri massaggi individuati, ove poteva quindi usufruire della “prestazione” desiderata.
Le attività lavorative sono state sospese ed i locali nella disponibilità dei 2 Centri Massaggi di Vicenza sono stati chiusi in via cautelativa per le gravi violazioni della normativa a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori accertate, anche in considerazione del fatto che è stato riscontrato l’assoluto mancato rispetto delle basilari norme di sicurezza e la totale mancanza di qualsivoglia documentazione autorizzativa.
Nei confronti dei 2 Centri Massaggi vicentini, pertanto, sono state contestate dall’Ufficio Provinciale del Lavoro 60 mila euro circa di sanzioni per ciascuno di essi.
L’attività di uno di questi Centri, inoltre, è stata chiusa anche per irregolarità relative all’impiego di personale senza contratto di lavoro (in “nero”): per questa ulteriore violazione, quindi, è stata contestata una sanzione supplementare di 10.500 euro.
Ben più grave la situazione riscontrata nel Centro Massaggi di Bassano del Grappa. Qui il Personale impiegato nei controlli, dopo aver fatto ingresso nel Centro ed aver visto solo due ragazze addette ai massaggi, effettuavano una verifica nelle stanze adibite al massaggio, trovando in una di esse chiusa dall’interno. Veniva pertanto intimato agli occupanti di uscire dalla stanza. Poco dopo, dopo aver aperto la porta, ne uscivano una giovane donna cinese ed un uomo. Quest’ultimo ammetteva di essersi recato al Centro massaggi dopo aver reperito il recapito su di un sito di messaggistica pubblicitaria, con la certezza di poter usufruire, oltre al massaggio, anche di un rapporto sessuale.
La donna confermava in seguito sostanzialmente le dichiarazioni del “cliente” e dichiarava di aver lasciato il denaro ricevuto per la prestazione sessuale in un cassetto vicino alla consolle, nella disponibilità della proprietaria del Centro massaggi, tale W.H., cittadina cinese di 45 anni, con precedenti di polizia per sfruttamento della prostituzione.
Nel seguito del controllo veniva individuato, all’interno di una seconda stanza, un cliente in attesa, il quale dichiarava anch’egli di trovarsi al Centro massaggi per usufruire di una prestazione sessuale dopo aver trovato l’annuncio all’interno di un sito di incontri per adulti.
La successiva attività di Polizia Giudiziaria consentiva di rinvenire, custodita all’interno dei locali del Centro Massaggi, il denaro contante sopra indicato dalla prima ragazza, a conferma dell’attività di prostituzione praticata nel Centro stesso.
Al termine della attività ispettiva, pertanto, i locali del Centro Massaggi venivano sottoposti asequestroe messi a disposizione della Autorità Giudiziaria.