15 Aprile 2025 - 14.59

Raffica di bestemmie in Duomo per fare un video social: 30enne a processo. Reato estinto dopo lavoro alla Caritas

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VITTORIO VENETO – Una raffica di bestemmie in Duomo, nel bel mezzo della messa della Domenica delle Palme, per realizzare un video “virale” da postare sui social. Il protagonista, un 30enne del posto impiegato in uno studio grafico e pubblicitario, è finito a processo per vilipendio alla religione e turbamento del culto. Oggi, lunedì 15 aprile, il procedimento penale si è ufficialmente concluso con l’estinzione del reato, in seguito al completamento della messa alla prova presso la Caritas diocesana.

Il fatto risale al 28 marzo 2021, in piena pandemia: il giovane era entrato nella cattedrale di Vittorio Veneto durante la funzione religiosa, riprendendo i fedeli con il cellulare e accompagnando le immagini con insulti e bestemmie rivolte alla religione cattolica, al vescovo e all’intera Chiesa. I toni del video erano ferocemente provocatori: “Guardate questa mandria del c…”, diceva, “sono proprio dei babbani…”, per poi lanciarsi in offese gravissime, frasi blasfeme e invettive contro la cristianità.

Il suo obiettivo, pare, era generare clamore online e attirare follower con un contenuto scioccante. A tradirlo è stato però il sacrestano, che si è accorto dell’irruzione e ha allertato le autorità. Il 30enne è stato identificato e denunciato: su di lui pendevano accuse gravi, tra cui offese a una confessione religiosa e disturbo di funzioni religiose.

Durante il processo, il giovane ha aderito alla messa alla prova, svolgendo un periodo di volontariato proprio alla Caritas di Vittorio Veneto, simbolicamente legata a quella Chiesa che aveva oltraggiato. Alla luce del percorso completato e del buon esito del programma rieducativo, il giudice ha dichiarato l’estinzione del reato.

Un episodio che ha scosso la comunità locale, ma che si chiude con una riflessione più ampia sull’uso distorto dei social e sul confine sempre più labile tra provocazione e mancanza di rispetto.

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