22 Dicembre 2020 - 10.01

Ragazzi uccisi dal padre, la madre: “Tragedia annunciata”. La nuova compagna: “Colpevole d’amore”

“Ero io l’obiettivo, non i miei figli, li ha uccisi per colpire me, perché nutriva una rabbia profonda perché mi sono rifatta una vita giusta con un nuovo compagno”. A parlare è Roberta Calzarotto, l’infermiera 47enne madre di Francesca, 15, e Pietro, 13, uccisi dal padre suicida Alessandro Pontin, 49, domenica a Trebaseleghe. La donna ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica: “Era un violento, per questo mi sono separata dopo il matrimonio; l’ho denunciato, ma nessuno mi ha creduto”, racconta la donna, che era separata da 11 anni. Alessandro Pontin era stato denunciato perché non versava neppure i 200 euro mensili per i due figli. La segnalazione poi era stata ritirata quando ha saldato tutto.
“Mi sono ribellata ed ecco com’è finita, sapeva che così non avrei mai trovato pace”. Alla domanda “ha mai chiesto aiuto?”, risponde: “Certo, ma gli atteggiamenti che io ritenevo aggressivi non bastavano alle forze dell’ordine. Evidentemente noi donne dobbiamo avere il volto insanguinato per essere credute”.”Nessuno lo ha fermato – conclude, – e mi ha portato via i miei figli per sempre”.
Nel frattempo, la nuova compagna di lui, che con lui gestiva un’attività basata su discipline olistiche ha pubblicato un post su Facebook, accompagnato da una foto di loro due insieme, che ha scatenato polemiche e commenti feroci: “Amo un uomo da sei mesi e non tornerà più a casa. Il suo gesto è stato un fulmine devastante: uccidere i figli e sé stesso. Cosa possono donare i giudizi? Sono colpevole d’amore… Pace per tutti. I processi li lascio a voi persone sapienti. Grazie a tutti coloro che sono vicini. Stavamo insieme da sei mesi. Lo vedevo tranquillo, sereno. Ci siamo sentiti verso le 23 di sabato. Ci siamo parlati, ci siamo dati la buona notte“.



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