RAPINA DI NANTO: Stacchio e Zancan a Unomattina
Ancora primo piano nazionale per Graziano Stacchio e Roberto Zancan. Stamane, assieme al sindaco di Albettone, Joe Formaggio che ha lanciato la campagna ‘Io sto con Stacchio’ erano a Nanto in collegamento diretto con la trasmissione di Raiuno ‘Unomattina’. Molti gli ospiti in studio e, in collegamento, anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Oltre a ripercorrere i momenti della rapina, Graziano Stacchio ha ribadito di aver sparato per autodifendersi. La sua intenzione era interrompere l’azione dei banditi che stavano sparando e colpendo le vetrine della gioielleria dove si trovava la commessa Genny. Anche Zancan ha ricordato, come già aveva fatto nella diretta con Virus di Nicola Porro, le innumerevoli rapine subite e anche un sequestro per rapina qualche anno fa.
Nel corso della trasmissione si è parlato della campagna lanciata dal sindaco di Albettone, Joe Formaggio, stia diventando virale. Da Bolzano a Napoli molti indossano la maglietta o hanno cambiato la loro immagine profilo di Facebook con la scritta ‘Io sto con Stacchio’.
Il messaggio lanciato stamane e condiviso dagli ospiti è però legato alla legittima difesa e al livello di sicurezza dei cittadini di fronte a banditi sempre più spietati, spesso con sfilze lunghissime di precedenti e rimessi in libertà con troppa facilità.
“Non è possibile che lo stato costringa i cittadini all’autotutela” ha dichiarato Salvini. “Non voglio dover sentire che Graziano Stacchio verrà in qualche modo condannato per ciò che è successo. Sono convinto che la legge 52 sulla legittima difesa debba essere cambiata, non è più tollerabile che chi si difende debba subire autentiche ingiustizie”.
Infine Joe Formaggio, che con la sua campagna si augura che il messaggio arrivi anche dentro i palazzi. “Va bene la solidarietà degli altri cittadini -ha dichiarato Formaggio- ma è necessario che i politici, i parlamentari, facciano massa critica per cambiare le leggi e dare più potere alle forze dell’ordine. Gli stessi delinquenti hanno la percezione di poter fare quello che vogliono in Italia. Deve cambiare”