Razzolini (FdI): ‘Gli alpini stanno ancora aspettando le scuse per la diffamazione ai loro danni”
“Rimango stupito da tanta tracotanza e malafede, certe persone non hanno proprio vergogna”. Questo il commento del consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia d’Italia-Giorgia Meloni, alla vigilia dell’Adunata degli Alpini di Udine 2023, presente l’assessore regionale Elena Donazzan.
“Faccio riferimento – sottolinea il consigliere – all’organizzazione di certe femministe che già dall’Adunata di Bolzano iniziarono con la strategia del fango, delle molestie annunciate; a Rimini si è passati dal fango alla aggressione mediatica orchestrata e amplificata come raramente è stato fatto. Ricordo che nessuna denuncia è stata fatta, che l’unica contro ignoti é stata archiviata perché considerata priva di sostanza e che i tanti che hanno aperto bocca offendendo e diffamando gli alpini non si sono mai scusati. Un bel gesto sarebbe quello di chiedere scusa. Potremmo scorrere i post e i giornali di allora e la lista dei nomi sarebbe lunghissima”.
“E’ chiaro che l’intento era quello di colpire la ‘divisa’, magari quella del Generale alpino Figliuolo, che ha operato con una organizzazione straordinaria durante il periodo pandemico facendo capire a tutti gli italiani cosa può fare l’Esercito Italiano, una divisa tanto osteggiata anche da qualche deputato del Partito Democratico che preferisce carnevalate grottesche o centri sociali. A Udine, come sempre, ci sarà l’Italia più bella a far sorridere una città e a sfilare con orgoglio della propria storia, della propria educazione del proprio stile sempre al servizio degli altri. Le ‘provocatrici’ di professione che annunciano già ora che vigileranno stiano tranquille. Purtroppo, a perderci sono proprio le donne, quelle per bene che non potranno godere di un sorriso a loro rivolto con un po’ di simpatia e goliardia per il timore che un gesto carino si trasformi in una molestia”, conclude Razzolini.