8 Settembre 2021 - 17.44

RECOARO – Il bunker tedesco accende gli animi: botta e risposta ANPI-Regione Veneto

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Polemica sullo spazio museale di Recoaro (LEGGI LANCIO DELL’INIZIATIVA A LUGLIO) allestito nel compendio termale, dove è attivo il nuovo sistema espositivo multimediale all’interno del bunker di Kesselring.

Una iniziativa nota da luglio ma che l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani) e i giornali hanno rilanciato quando il presidente Zaia sulla propria pagina facebook ha scritto un post con il quale promuove la visita alla struttura museale. A infiammare gli animi la scelta della data (8 settembre, data dell’Armistizio di Badoglio) e il fatto che le guide siano vestite con le divise della Wehrmacht, le forze armate tedesche attive durante il nazismo. Una cosa è certa. Il polverone mediatico ha permesso all’iniziativa di ottenere una promozione mediatica di caratura nazionale.

Scrive Zaia: “Durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, l’intero compendio termale di Recoaro fu scelto come quartier generale del federmaresciallo Albert Kesselring, comandante supremo delle forze tedesche in Italia. Proprio all’interno di uno dei bunker costruiti presso le Fonti, pesantemente colpite dai bombardamenti alleati dell’aprile del 1945, si stabilirono le premesse per la cessazione dei conflitti, che portarono pochi giorni dopo alla resa incondizionata ratificata a Caserta”.

 La risposta dell’Anpi

In un comunicato l’ANPI “esprime sconcerto nel leggere il post pubblicato nella pagina Facebook del presidente Zaia relativo all’apertura di uno spazio museale in uno dei bunker costruiti dai nazisti presso le Fonti di Recoaro Terme e che la visita guidata venga fatta da persone in divisa d’epoca della Wehrmacht”.

Come spiegato dall’Anpi, “l’intero compendio termale nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale fu il quartier generale di Kesselring e questa scelta arriva proprio in coincidenza con l′8 settembre”.

“Nulla da eccepire se la riqualificazione del bunker fosse motivata da uno scopo di approfondimento dei terribili eventi bellici che nella nostra regione si prolungarono fino alla fine di aprile del 1945 e anche talora ai primi di maggio, in coincidenza con la ritirata delle truppe naziste -spiega Anpi- Però che la visita guidata venga fatta da persone in divisa d’epoca della Wehrmacht lascia increduli tutti coloro che, nel rispetto della storia e della nostra Costituzione, condannano nazismo e fascismo e l’occupazione nazista dell’Italia che tanti lutti ha provocato al nostro Paese”.

Arriva anche la risposta della Regione, che ha provveduto a cancellare il post:

“In merito alle polemiche sul post pubblicato nella pagina ufficiale di Facebook del Presidente del Veneto -recita un comunicato regionale- inerente un museo realizzato nel bunker scelto dal comandante supremo delle forze tedesche in Italia, feldmaresciallo Kesselring, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, l’Ufficio stampa della Giunta regionale del Veneto puntualizza quanto segue:

– Tutte le attività sui profili social riguardanti la promozione del territorio (turismo, sagre, fiere, mercati, arte, cultura, località di pregio, ambiti naturalistici, mostre, musei, ecc, ecc) sono svolte in assoluta autonomia da una apposita struttura;

– l’iniziativa del museo di Recoaro (vedi allegato di seguito) era stata segnalata dall’Associazione Terme di Recoaro alla competente Direzione della Regione la quale, a sua volta, l’aveva trasmessa alla struttura che segue i profili social;

– il Presidente della Regione non ha alcuna visibilità né – ovviamente – esercita e può esercitare un diretto e costante controllo su queste materie, bensì si occupa in prima persona unicamente dei contenuti relativi ai post inerenti le attività amministrative, politiche, sanitarie, anche sulla base dei comunicati ufficiali diffusi dall’Ufficio Stampa;

– Tutto ciò premesso, la Presidenza si scusa, a nome della struttura responsabile, con tutte le parti che si siano sentite in qualche modo ferite da questo post, il cui intento non era certo quello di offendere sensibilità e memorie. Onde evitare ulteriori disagi, è stato dato ordine di cancellare il post.

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