6 Ottobre 2021 - 16.06

REGIONE: Cecchetto, un milione per l’invecchiamento attivo

E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la proposta di deliberazione amministrativa n.26 “Interventi di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo. Piano triennale 2021-2023”, presentata dal consigliere Milena Cecchetto del gruppo Liga Veneta per Salvini premier. 
La consigliera ha iniziato il suo intervento ricordando il report redatto da Oxford Economics e Technopolis Group per conto della Commissione Europea, in cui si calcola che entro il 2025 solo nel Vecchio Continente “l’economia d’argento” arriverà a valere 5,7 trilioni di euro, pari a quasi un terzo del Pil dell’Unione, e a dare lavoro a 88 milioni di persone (quasi il 38% del totale). “Perché parlo di Silver Economy? Perché è opportuno avere un quadro generale anche sul valore economico che riflette questa fascia generazionale, che è da considerare una risorsa sotto molteplici profili”.
In Veneto, circa 23% dei cittadini ha almeno 65 anni. “Cittadini in buona salute – ha spiegato Cecchetto – con un grande bagaglio di esperienze e conoscenze, con tanti interessi. Una risorsa da valorizzare, che già nella scorsa legislatura è stata oggetto di particolare attenzione da parte dell’amministrazione regionale, basti pensare che sono stati 84 i progetti dell’invecchiamento attivo finanziati e attraverso i bandi regionali sono stati investiti mediamente, per ogni bando, tra i 20mila e i 30mila euro. Il tutto coinvolgendo 37 Comuni, 33 enti del terzo settore, 14 Ipab, due aziende sanitarie e l’Università di Padova. A queste iniziative hanno preso parte circa 600mila persone, forme di cittadinanza attiva e di impegno solidale degli anziani: vigilanza a scuola o nei parchi, corsi di informatica per coetanei, gruppi escursionistici in bici o a piedi”. 
“Formazione che vuol dire continua – ha proseguito la consigliera – le Università degli anziani, della terza età, e molto importante – l’abbiamo visto soprattutto in periodo di pandemia – la formazione sulle nuove tecnologie. Abbiamo capito l’importanza, anche per gli anziani, di saper utilizzare cellulari, di saper fare le videochiamate. Di questa esperienza e progettualità, della scorsa legislatura, dobbiamo fare tesoro, e per questo oggi siamo chiamati ad approvare questa proposta di deliberazione amministrativa sul nuovo piano triennale sull’invecchiamento attivo, quindi 2021-2023”. 
La Pda sulla nuova programmazione per i prossimi tre anni “mantiene le stesse linee e gli stessi obiettivi del triennio precedente. E’ il miglior modo per dare una continuità alla progettualità avviata, mettendo a disposizione per il 2021 un milione di euro. Questa nuova programmazione arricchisce l’esperienza maturata, andando a valorizzare tre linee di macroazioni: la promozione della salute e il mantenimento di una vita autonoma, la promozione della partecipazione attiva delle persone anziane nella comunità e lo sviluppo di azioni volte a valorizzare il ruolo dell’anziano come custode dei saperi”.
“La creazione di questi bandi ha valorizzato il concetto di rete: ci sarà un capofila e dei partner, si sono create reti estese che si avvicinano alla persona. La realtà odierna richiede modelli più spostati sul sociale, sull’integrazione sociale, sull’aiuto, sull’avvicinarsi al domicilio, alle persone, sulla crescita della figura del cosiddetto “custode sociale”.
“Inoltre, si rende necessario mettere nelle condizioni la rete, soprattutto dei servizi sociali, di attivare strumenti di monitoraggio che aiutino a contrastare l’emarginazione. Abbiamo visto che questa linea di azione valorizza il bagaglio professionale degli anziani, che in questo modo si mettono in gioco, a disposizione degli altri per creare modelli inclusivi e tutelanti”.

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