Regno Unito: vita troppo cara, la gente abbandona gli animali domestici

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Gli inglesi sono noti per l’amore che nutrono verso cani e gatti: secondo la RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), la più antica associazione al mondo per la protezione degli animali, oltre la metà della popolazione adulta — circa 26 milioni di persone — possiede almeno un animale domestico. Tuttavia, negli ultimi anni, complici la fine della pandemia e la crisi del costo della vita, il Regno Unito sta affrontando un preoccupante aumento degli abbandoni: nei primi mesi del 2025, la RSPCA ha registrato oltre 5.700 casi, con un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo del 2024, anno in cui gli abbandoni erano già cresciuti del 7% rispetto al 2023.
La situazione è drammatica nei rifugi, come raccontano i volontari del Mayhew Animal Home, centro di accoglienza a ovest di Londra. Sue Barrett, receptionist da 25 anni, afferma di non aver mai visto così tanti animali abbandonati. “Dietro ogni animale c’è una storia umana”, sottolinea Elvira Meucci-Lyons, direttrice del centro. I proprietari arrivano spesso “tristi, vergognati e frustrati”, costretti a lasciare il proprio animale per difficoltà economiche. Brownie, un barboncino toy di un anno, e Astro, un American Bully tascabile, sono stati affidati al rifugio dopo che i loro padroni hanno perso casa. Felix, un gatto di nove anni, è stato portato via perché i proprietari non potevano permettersi le cure dentistiche.
La pandemia ha influito profondamente: durante i lockdown, molti hanno adottato animali per compagnia. Ma finita l’emergenza, migliaia di cani e gatti sono stati abbandonati. A peggiorare la situazione, l’inflazione record dell’11,1% registrata nell’ottobre 2022 e il rincaro dei prezzi dei mangimi. Alcune famiglie oggi sono costrette a scegliere tra nutrire se stesse o l’animale di casa