22 Marzo 2024 - 10.39

Rendiconto 2023 di Vicenza: maggiori entrate per 7,6 milioni rispetto al bilancio preventivo

Maggiori entrate per 7,6 milioni rispetto al preventivo 2023 e un avanzo, al netto di diversi accantonamenti prudenziali, di 5,5 milioni di euro.
L’avanzo di amministrazione dell’anno 2023 (5,5 ml) supera il livello, già alto, dell’anno precedente (3,2 ml) per varie ragioni fra cui le notevoli entrate, oltre le aspettative e le previsioni di bilancio 2023.
Le maggiori entrate vanno dall’imposta di soggiorno (+0,2 ml), col recupero del turismo post pandemia, al recupero di infrazioni al Codice della strada che erano state sospese nel periodo del covid (+1.1 ml), a entrate legate ai lavori edilizi collegati al “110” (+0,5 ml), al recupero dell’evasione, grazie anche ai nuovi strumenti informatici andati a regime (+0,6 ml), fino a una entrata su interessi attivi che il Comune non percepiva da anni visti i tassi di interesse a lungo negativi (+0,2 ml).Per quanto riguarda le economie di spesa, si va dalla positiva definizione dei fondi erariali per il Covid che ammontavano a circa 13 milioni, con lo svincolo degli accantonamenti prudenziali previsti per eventuali restituzioni; a minori rate mutui (1 ml ca.) poiché nell’anno 2023 non sono stati assunti nuovi mutui (con unica piccola eccezione di 0,3 ml) preferendo utilizzare le risorse proprie già disponibili.
Sono state inoltre accantonate risorse per problematiche ancora in corso di definizione fra cui il fondo spese per progetti Pnrr in corso di definizione (3 ml); un fondo per progettazione opere pubbliche (0,5 ml) e un altro della medesima entità per manutenzioni urgenti di (0,5 ml); un fondo per efficientamento energetico pari a 1 milione per gli investimenti futuri.«L’esercizio 2023 – commenta l’assessora alle risorse economiche Isabella Sala – segna la fine del periodo emergenziale e, sotto molti aspetti, il ritorno alla normalità pre Covid-19. Ciò non significa che siano state risolte tutte le problematiche che persistono, ad esempio, per quanto riguarda gli investimenti del Pnrr, i quali abbisognano in molti casi di ulteriori risorse o l’aumento dei costi energetici rimasti a livelli superiori rispetto al passato. Per questi motivi accantoniamo cifre significative, nella consapevolezza che, se da un lato consideriamo conclusa l’emergenza epidemica non sembra invece superata quella inflattiva con aumenti generalizzati di costi. Abbiamo quindi, nel complesso, un avanzo importante, superiore a quello già alto del 2022, dovuto principalmente a un ritorno alla “normalità” e alla conclusione della fase prudenziale che aveva visto al ribasso numerose entrate. Utilizzeremo nell’assestamento di luglio l’avanzo di 5,5 milioni per le diverse necessità che emergeranno, con attenzione agli investimenti e alle necessità di spese straordinarie una tantum che dovessero intervenire. L’amministrazione precedente nello stilare il bilancio 2023 ha dimostrato una condivisibile prudenza. Nessuno avrebbe pensato a una uscita così rapida da una situazione di emergenza protrattasi per anni. Da parte nostra, lo scorso anno, una volta insediati, abbiamo proseguito con una gestione oculata delle risorse dimostrando comunque di saper interpretare il cambio di passo e andando a dare alla cittadinanza un primo importante segno su un tema cardine della nostra proposta in campagna elettorale rispetto alla diminuzione delle rette degli asili nido». 
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