Resti di scledensi trovati a Mauthausen, il sindaco di Schio: “Verifiche per dare un nome alle vittime”
L’Amministrazione Comunale di Schio, appresa dalla stampa la notizia che alcuni dei resti rinvenuti in una fossa comune nel campo di sterminio di Gusen (sottocampo di Mauthausen) potrebbero essere forse riconducibili ad alcuni degli scledensi lì deportati, ha diffuso un comunicato a nome del Sincaco, Valter Orsi. “La notizia -scrive- giunge proprio in concomitanza con la GIORNATA DELLA MEMORIA a ricordarci quanti perirono a causa di una ideologia fanatica e inumana. L’Amministrazione si è attivata per verificare, tramite il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, se sia possibile dare un nome a questi resti. Pur consapevoli che ciò sarà estremamente difficile – l’identificazione sarebbe possibile solo tramite DNA dato che si tratta di resti privi di piastrina di riconoscimento (i deportati scledensi non erano militari) – resta comunque doveroso rendere onore a queste vittime della barbarie. Nell’occasione, l’amministrazione comunale ricorda alla cittadinanza che Sabato 25 gennaio, al Teatro Civico di Schio, sarà presente uno dei pochi sopravvissuti ai campi di sterminio, il cittadino israeliano di origine lituana Daniel Chanoch”