2 Ottobre 2015 - 17.14

“Ricordare”: Roberto Floreani in mostra al Chiericati Underground

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“Ricordare” è il nuovo progetto espositivo che l’artista Roberto Floreani (Venezia, 1956) ha realizzato appositamente per i suggestivi spazi sotterranei degli Interrati palladiani di Palazzo Chiericati di Vicenza (Chiericati Underground), sostenuto dall’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Associazione La Centrale di Padova. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.
La mostra rimarrà aperta dal 4 ottobre al 25 novembre, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17. Inaugurazione sabato 3 ottobre alle 18.
Alla vernice erano presenti oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci e l’artista Roberto Floreani.
“Floreani ritorna ad esporre a Vicenza dopo 16 anni e lo fa al Chiericati Underground, luogo che conferma la vocazione al contemporaneo, con la mostra “Ricordare” nata da un’idea che si è sviluppata a seguito della mia visita all’esposizione dell’artista ospitata alla Gran Guardia di Verona – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. Lì ho avuto modo di venire a contatto con il piccolo nucleo di carte dell’artista che costituivano un elemento eccentrico all’interno dell’intera collezione. In quell’occasione è nata la decisione di valorizzare questo nuovo linguaggio espressivo connesso al tema storico. “Ricordare” non è solo il nome della mostra, ma anche dell’intero progetto che comprende la pubblicazione del libro “I Futuristi e la Grande Guerra” presentato nel maggio scorso e la serata futurista del prossimo 11 dicembre”.
Quello dell’artista è un ritorno, dopo la personale tenuta nel 1999 in Basilica Palladiana; da allora ha realizzato altri 14 progetti museali in Italia e all’Estero, (ultimo dei quali quello nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia a Verona nel 2014), oltre ad aver rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia (2009) nell’omonimo Padiglione: tutte iniziative che consentono di annoverarlo oggi tra i più convincenti artisti della sua generazione.
Il fulcro del nuovo progetto espositivo è stato realizzato da Floreani, per la prima volta in oltre 35 anni di attività, interamente su carta. Si tratta di una carta fatta a mano del tutto particolare, con inserti (ad immersione) di garza cannettata, che la trasformano in una sorta di carta-tessuto multistrato, di forte impatto emozionale. La stratificazione usuale dei materiali riporta ad uno dei motivi centrali del lavoro di Floreani, legato alla componente memoriale che, in questo progetto, viene declinata sia sul versante individuale che su quello storico. In alcune di queste opere su carta sono infatti inseriti alcuni reperti che rimandano all’esperienza bellica della Grande Guerra (il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra). La superficie della carta diviene quindi il luogo del racconto, a volte lirico a volte drammatico, ove, oltre agli interventi usuali dell’artista risolti con tematiche astratte, sono presenti (in alcuni lavori), suggestive applicazioni ricavate dai reperti recuperati dallo stesso autore, presente sull’Altopiano di Asiago fin dall’infanzia: ampiezze con cui divide un rapporto di autentica elezione.
La parte rimanente del progetto, articolato in 10 sale, si sviluppa con la realizzazione di due nuovi “nuclei” di cinque opere pittoriche ciascuno che interagiscono tra loro, (Ricognizioni del cuore e dello spirito) assumendo sia una valenza installativa, sia mantenendo la loro individualità. Opere caratterizzate dalla consueta declinazione dei Concentrici, autentica cifra espressiva dell’artista, abbinata a risoluzioni cromatiche di Blu Klein e di arancio, appartenenti alla sua ricerca più recente
L’esposizione si conclude con un’attenta selezione di opere site-specific provenienti dai principali progetti espositivi, tutti museali, realizzati dall’autore negli ultimi anni: dalla Biennale di Venezia del 2009, al Museo MaGa di Gallarate (2011), al Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova (2012), fino al Palazzo della Gran Guardia di Verona (2014), oltre all’ubicazione di alcune sculture recenti.
La mostra personale a Palazzo Chiericati è uno dei tre tasselli che compongono il progetto “Ricordare” di Roberto Floreani, oltre al suo saggio “I Futuristi e la Grande Guerra” (finalista al Premio Acqui Storia) e alla Serata teatrale “Zang Tumb Tumb” (Teatro Comunale di Vicenza, 11 dicembre 2015).
Accompagna la mostra un catalogo bilingue pubblicato da Vanilla Edizioni con testo di Angelo Crespi.
La mostra è aperta dal 4 ottobre al 25 novembre 2015, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 17. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto di Palazzo Chiericati o nel biglietto unico del circuito museale.

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